ROMA, 20 MARZO 2013 – I due neoeletti presidenti delle Camere, Laura Boldrini e Piero Grasso, hanno annunciato che ridurranno il proprio stipendio del 30 per cento.
E hanno chiesto anche ai parlamentari di fare lo stesso, soprattutto con tagli alle indennità di carica e alle spese di rappresentanza.
Inoltre, sarà proposta la trasformazione di tutti i rimborsi forfettari in rimborsi a piè di lista, in modo che ogni singola erogazione debba essere giustificata con finalità istituzionali.
Al contempo, si proporrà di rafforzare le garanzie per i collaboratori dei parlamentari, mediante contratti di lavoro subordinato, ovviamente a tempo determinato.
Sacrifici anche per i dipendenti di Montecitorio e Palazzo Madama, a cuoi si chiederà di lavorare cinque giorni su sette e su turni anche più lunghi di quelli svolti fino a oggi. “Qui ci sono stipendi molto alti – hanno detto Boldrini e Grasso – quindi serve il massimo impegno di tutto. In ogni caso, faremo tutto con la collaborazione dei sindacati”.
“L’Italia ha bisogno di risposte – hanno dichiarato Laura Boldrini e Piero Grasso – e di crescita”.