PALERMO, 19 MARZO 2013 – L’assessore regionale per la Salute Lucia Borsellino, figlia del magistrato assassinato nel 1992 in via D’Amelio, ha ricordato tutte le vittime della mafia al Giardino della Memoria di via Ciaculli a Palermo.
Il sito, che è di proprietà del Comune, è gestito dal Gruppo siciliano dell’Unione nazionale cronisti italiani e dalla sezione distrettuale dell’associazione nazionale dei magistrati.
Ad accogliere Lucia Borsellino sono stati Leone Zingales, presidente dell’Unci Sicilia, e Andrea Genna, presidente della sezione distrettuale dell’Anm. Sono intervenuti anche il sindaco Leoluca Orlando, gli assessori comunali Giuseppe Barbera e Agata Bazzi, e Maria Falcone, presidente della Fondazione intestata al fratello e alla cognata, periti nella strage di Capaci.
Unci, Anm e Fondazione Falcone collaborano ad un progetto di legalità all’interno del Giardino che prevede la realizzazione di un museo dell’antimafia.
“Questo giardino l’ho visto nascere – ha detto Lucia Borsellino – e so con quanto sacrificio i cronisti ed i magistrati lo curano e vi portano avanti le iniziative. Il lavoro che si sta svolgendo tra questi alberi, in un vero e proprio percorso di legalità, arricchisce la conoscenza di quanti, soprattutto i giovani, hanno a cuore le sorti di una Sicilia finalmente libera dalla mafia e dalle prepotenze”.
“La presenza di Lucia Borsellino, in veste di rappresentante del Governo regionale – ha detto Leone Zingales – significa tanto. Anch’ella sta contribuendo, con il suo ruolo all’interno della macchina amministrativa, a rimuovere da questa terra le numerose incrostazioni che hanno bloccato lo sviluppo e la crescita dell’isola“.
“Ho tanti ricordi, nel cuore, di Paolo Borsellino e di tanti altri servitori dello Stato – ha detto Andrea Genna – ed il ricordo si fa più vivo ancora oggi, in questo luogo che conosco per la prima volta. E’ grazie alla memoria che si può contribuire a dare una svolta decisa nella lotta all’illegalità e alle varie mafie”.
“Da questo Giardino – ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – già da diverso tempo è noto il percorso di legalità che accomuna i vari organismi che contribuiscono alla piena riuscita di tutto quello che viene realizzato. Tutto ciò fa parte di un grande mosaico ed oggi abbiamo inserito un altro tassello in questo mosaico, un tassello sulla strada della lotta alla mafia”.
“Dobbiamo ringraziare magistrati e cronisti – ha detto Maria Falcone – che si impegnano quotidianamente a rendere viva la memoria di quanti hanno dato la vita nella lotta contro la mafia. Anche la Fondazione Falcone contribuisce alla crescita del Giardino e spero di vedere quanto prima l’avvio dei lavori del museo dell’antimafia che sorgerà tra questi alberi dedicati alle vittime della barbarie mafiosa”.