PALERMO, 18 MARZO 2013 – Anche Fabrizio Bocchino, originario di Erice ma residente a Palermo, senatore del Movimento 5 Stelle ha dichiarato di aver votato per Pietro Grasso alla presidenza del Senato.
Su Facebook il senatore spiega le sue ragioni e propone una sorta di referendum al pubblico dei social.
“Per quelli che ancora non lo sanno, ebbene io ho votato Grasso. L’ho fatto perché sentivo insostenibile il peso di essere accostato, seppur lontanamente, all’elezione di Renato Schifani alla seconda carica dello Stato. Per me non è solo una questione politica, ma anche etica. Non condivido il punto di chi dice che la responsabilità della sua elezione sarebbe stata solo dei partiti. Non è così. Sarebbe stata anche mia. Magari sarà stata una trappola, ne possiamo discutere. Ma la responsabilità sarebbe stata anche mia, perché sono stato messo in condizione di impedirlo, e se non l’avessi fatto, la responsabilità sarebbe stata anche mia.
Non tutti nel gruppo hanno condiviso questa mia scelta, molti la ritengono sbagliata, ma mi sento di poter dire che tutti l’hanno compresa. Forse questo è avvenuto troppo tardi per evitare di finire in questo cul-de-sac, e certamente io non mi sono spiegato molto bene, ma ora è stata compresa. Il gruppo è coeso, tutti faremo tesoro di questa esperienza, che scaturisce da quella ricchezza che è la diversità di vedute di un gruppo di cittadini che hanno appena iniziato questa bellissima avventura.
Un’ultima cosa. C’è anche un altro motivo per cui l’ho fatto. Prima di votare, mi sono giunti tantissimi messaggi da attivisti ed elettori sia pubblici che privati, la maggior parte dei quali in una sola direzione. Mi hanno aiutato nel difficilissimo e travagliatissimo compito di scrivere quel nome dentro la cabina elettorale. In quel momento, mi sono sentito un portavoce. Non so se con il mio voto io ho mentito agli elettori o no. Su questo punto, io ora sono sinceramente confuso. Vi prego di aiutarmi a capire. Fatelo senza impedimenti, pacatamente. Io sono pronto a trarre le conseguenze, altrettanto pacatamente e in serenità”.