CATANIA, 18 MARZO 2013 – “In assenza di risposte concrete, alzeremo il livello della protesta“. La minaccia è di Mario Ferro, leader del Movimento dei Forconi. “Siamo stati buoni – continua – non abbiamo creato alcun tipo di disagio ma ora basta”.
“Se dal tavolo tecnico convocato per dopodomani a Palermo – dice Ferro – proposto dal governatore Crocetta, al quale parteciperemo, non uscirà qualcosa di concreto saremo costretti ad alzare il livello della protesta e lo dico anche a nome del movimento Forza d’Urto. Non possiamo restare inermi sotto l’acqua o sotto il sole con i nostri presidi”.
È da circa una settimana che in diverse zone della Sicilia sono stati attivati dei presidi organizzati dagli attivisti dei Forconi. “Da troppo tempo, ormai, chiediamo che vengano risolti i problemi che investono il nostro popolo – aggiunge – e come tutti sanno ci riferiamo alle procedure esecutive di Serit e banche, all’accesso al credito e alla defiscalizzazione dei carburanti perché la Sicilia paga al prezzo più caro d’Italia. A proposito di Serit, poi, vogliamo dire che si può fare un condono, un concordato, lo chiamino come gli pare. Si possono incassare circa due miliardi e poter far respirare le famiglie. Bisogna partire, e subito, per rilanciare questa terra facendo qualcosa di serio per la nostra economia”.