PALERMO, 12 MARZO 2013 – Un nuovo sistema per la lotta al cancro al seno. L’Azienda ospedaliera Civico ha acquisito un’attrezzatura per l’analisi durante l’intervento chirurgico delle metastasi del linfonodo sentinella nel carcinoma mammario.
Una strumentazione automatica per la metodica denominata Osna (One Step Nucleic Acid Amplification), una tipologia d’esame usata solo in poche strutture ospedaliere pubbliche nell’Italia meridionale.
“Il vantaggio principale è quello di evitare un secondo intervento chirurgico per la paziente“, sottolinea il chirurgo Giuseppe Muscolino, coordinatore della Breast Unit, l’unità operativa clinica di Senologia che, al Civico, segue le donne con il cancro al seno dalla diagnosi alla cura. “Vengono abbattuti i tempi – continua Muscolino – durante l’intervento chirurgico i medici analizzano in tempo reale con la nuova strumentazione, e non successivamente, il linfonodo sentinella, indicandoci se sono presenti delle micro o della macrometastasi. Se l’esito dell’esame è positivo (il risultato arriva in circa 40 minuti) e dunque il linfonodo è metastatico, procediamo allo svuotamento del cavo ascellare nel corso dell’intervento chirurgico”. Finora l’esame veniva effettuato a intervento concluso e, di conseguenza, in caso di linfonodo in metastasi, la paziente doveva essere sottoposta a un’altra operazione.
“Per l’Arnas Civico – afferma il commissario straordinario, Carmelo Pullara – l’uso di questa metodica è un salto di qualità nella cura del carcinoma del seno e conferma la predisposizione a centro di riferimento oncologico proiettandoci a livello nazionale”.