Gesip, scontri a piazza Indipendenza. Vertenza sempre più in alto mare, vertice riconvocato lunedì. ECCO I VIDEO

di Redazione

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Gesip, scontri a piazza Indipendenza. Vertenza sempre più in alto mare, vertice riconvocato lunedì. ECCO I VIDEO

| venerdì 15 Marzo 2013 - 10:20

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PALERMO, 15 MARZO 2013 – Mattinata di tensione sul fronte Gesip, la vertenza si complica ulteriormente. Mentre a Palazzo d’Orleans si doveva discutere ancora del loro futuro, i lavoratori Gesip sono tornati a protestare in piazza: scontri con le forze dell’ordine, un uomo è stato ferito in modo non grave e alcuni lavoratori sono stati fermati. Salta il vertice in programma, nuovo incontro lunedì.

 

Questa mattina gli operai della Gesip, l’azienda partecipata del Comune di Palermo che ha cessato ogni attività dal 31 dicembre scorso, si sono ritrovati in piazza IndipendenzaUn centinaio di operai ha bloccato la circolazione stradale, nei pressi di Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, dove era in programma il tavolo tecnico convocato dal Governatore Rosario Crocetta per fare il punto sulla vertenza. In piazza anche gli ex Pip, i cui rappresentanti sindacali, da ieri sera, sono asserragliati in un ufficio di Palazzo d’Orleans ed hanno iniziato lo sciopero della fame.

 

La tensione in piazza Indipendenza è salita. I manifestanti hanno lanciato alcuni oggetti all’indirizzo delle forze dell’ordine che hanno risposto con i lacrimogeni. Uno degli operai della partecipata è stato trasportato al pronto soccorso con una ambulanza del 118. 

 

http://www.youtube.com/watch?v=rahU6BuSuMA

 

http://www.youtube.com/watch?v=qv3r2royfWA

 

Alcuni operai Gesip ed ex Pip venuti in contatto con le forze dell’ordine a Palermo, in piazza Indipendenza, sono stati identificati e portati in questura.

La polizia è stata costretta ad alcune cariche di alleggerimento contro i manifestanti in via Re Ruggero, anche perchè a causa del sit-in non riuscivano a transitare nemmeno le ambulanze dirette al vicino Ospedale dei Bambini. I manifestanti si sono poi spostati a Palazzo delle Aquile.

 

Intanto il vertice, che doveva svolgersi rigorosamente a porte chiuse, è saltato. Non era presente il Comune, non invitato all’incontro, dicono da Palazzo delle Aquile. “La legge non prevede la presenza del Comune”, hanno confermato da Palazzo d’Orleans.

 

Ma al tavolo tecnico non si sono presentati nemmeno sindacati e associazioni di categoria. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Confsal, Confindustria, Confapi, Cna, Casartigiani, Confartigianato, Claai e Confccoperative hanno deciso di non partecipare all’incontro.

 

Sindacati e associazione restano contrari alla cassa integrazione in deroga per l’ex partecipata. “Le parti sociali – si legge in una nota indirizzata al presidente e all’assessore al lavoro, Ester Bonafede -, lo scorso 12 febbraio 2013, con la sottoscrizione dell’accordo quadro, hanno condiviso la proposta del Governo regionale in ordine all’esclusione delle società a totale partecipazione pubblica dal campo di applicazione dello stesso accordo e ciò sia nel rispetto delle previsioni di legge (confermate dalle recenti pronunce giurisprudenziali) sia in relazione all’insufficiente copertura economica”.

 

In parole povere i fondi sono insufficienti per includere anche le partecipate pubbliche e se dovesse esserci un’inversione di tendenza sindacati e associazioni di categoria chiedono che la deroga venga concessa a tutte le partecipate, non solo alla Gesip.

 

E mentre il tavolo tecnico saltava e la soluzione della vertenza naufragava, di fatto per il mancato accordo, in Prefettura si è svolta una riunione parallela, alla quale hanno partecipato il sindaco Orlando, gli assessori comunali Lapiana ed Abbonato, l’assessore regionale Bonafede. Proteste anche davanti la Prefettura.

 

In tarda mattinata il Presidente Crocetta cerca di riportare la calma. Ma insiste sul suo no alla cassa integrazione e convoca per lunedì, alle ore 16.30 un nuovo incontro. Un invito ai manifestanti: “I lavoratori evitino che nelle manifestazioni ci sia la presenza di qualche infiltrato che tende a esasperare la situazione di scontri con forze dell’ordine, qualcuno che non c’entra nulla con la loro vertenza. I lavoratori della Gesip sanno di avere delle istituzioni a loro vicine che non permetteranno la perdita dei posti di lavoro”.

 

 

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