PALERMO, 13 MARZO 2013 – Inizia all’Assemblea regionale siciliana la discussione generale del disegno di legge “Norme transitorie per l’istituzione dei consorzi di comuni”, che prevede l’abolizione delle Province. Dopo due ore di dibattito seduta rinviata a domani con il presidente Giovanni Ardizzone che ha fissato i “paletti” del cammino del ddl.
Fissato il termine per la presentazione degli emendamenti, che dovranno essere firmati da almeno quattro deputati o dal Capogruppo, entro venerdì 15 marzo, alle ore 18.00. Nella mattinata di lunedì 21 marzo, gli uffici esamineranno preventivamente gli emendamenti che, nel pomeriggio, saranno trasmessi alla I Commissione Legislativa. L’Aula inizierà l’esame degli emendamenti martedì 22 marzo, per esitare entro la settimana il disegno di legge.
I lavori d’Aula sono stati rinviati a domani, giovedì 14 marzo alle ore 16. “Fumata bianca a Roma… fumata nera all’Ars”, ironizza il deputato regionale del Pdl Nino Germanà mentre il comignolo di piazza San Pietro fumava di bianco. “Non sappiamo ancora chi sarà e come vorrà farsi chiamare il nuovo Papa. Ma, per questo, sarà soltanto un problema di minuti. Per quanto riguarda le Province, invece, mi sa che dovremo aspettare domenica prossima. Ce lo dirà magari l’Arena di Massimo Giletti”.
“Forse a qualcuno in questo parlamento sfugge un particolare: i siciliani ci guardano, l’Italia ci guarda, abbiamo tutti gli occhi puntati addosso. Dunque, le cose sono due: o sciogliamo le Province, o tanto vale sciogliere l’Ars. Se la riforma dovesse affondare, saremmo travolti tutti”. Lo ha detto Antonello Cracolici, deputato del gruppo Pd all’Ars, intervenendo in aula durante la discussione.