PALERMO, 13 MARZO 2013 – Dichiarazioni piuttosto forti del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta nel corso di un dibattito sulla elezione del Papa, durante la trasmissione “Le invasioni barbariche” in onda sull’emittente La7.

“Per me è un problema il fatto di trovarmi di fronte a una Chiesa che negli ultimi secoli, e non parliamo di adesso, ha basato tutta la sua morale sulla repressione sessuale, cioè l’idea che il corpo sia peccato, che il corpo sia tabù. Io invece penso che la bellezza faccia parte del creato, che la bellezza sia perfino Dio. E Dio dice: “Faccio l’uomo a mia immagine e somiglianza”. E allora che fa, gli dai la sessualità all’uomo e alle donne e poi gliela neghi?

“Anche il massacro a cui vengono sottoposti questi sacerdoti, a cui si nega il diritto all’espressione più naturale di ogni essere umano che è l’amore anche fisico, della sessualità, mi sembra una cosa assurda. Dovremmo cominciare a parlare di una Chiesa dove possa diventare Papa una donna, dovremmo cominciare a parlare di una Chiesa dove i sacerdoti si possono sposare e dove possono fare anche i matrimoni gay. Dobbiamo pensare a una Chiesa che possa essere espressione non della contemporaneità ma anche dell’umanità, perchè mi rifiuto di pensare che ci si possa avvicinare al sacro negando l’essere umano”.

“Il mio confessore sa di questi miei pensieri. Certo che mi assolve, i confessori hanno assolto i mafiosi che hanno ammazzato la gente, non dovrebbero asolvere chi considera l’amore un dono dato da Dio? Considero anche la mia omosessualità un dono di Dio, non la considero un peccato”.

“Tutti gli essere umani hanno il diritto ad amare gli altri e questa non può essere una lapidazione. Io non ho mai nascosto la mia sessualità come invece fanno politici e preti”.

Nella prima parte della trasmissione Crocetta aveva anche detto che da giovane voleva farsi prete. “Ma non sarei mai diventato Papa“, ha aggiunto.