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“Restitution Day”, atto terzo. I Grillini: “Il fondo per le imprese cresce ma nessuno ci segue”

PALERMO, 12 MARZO 2013 – Anche lo stipendio di febbraio dei deputati del Movimento Cinque Stelle, come promesso in campagna elettorale, è tornato in gran parte nelle casse dell’ArsNelle casse di palazzo dei Normanni in questi giorni sono rientrati 76.673 euro.

 

A questa somma vanno aggiunti circa 62.000 euro che sarebbero entrati a gennaio nelle tasche dei deputati se non vi avessero rinunciato a monte, e cioè le varie indennità di carica (totale 6.638 euro), il rimborso per il trasporto su gomma (7.000 euro circa) e quello per l’esercizio dell’attività parlamentare (47.700 euro).

 

Cresce pertanto il fondo destinato alle microimprese, che sfiora quota 280 mila euro (276,173 euro per la precisione). I quasi 77 mila euro restituiti in questi giorni dai deputati sono infatti “parcheggiati” nel conto corrente generale dell’Ars e confluiranno successivamente alla Regione, quando sarà approvata la legge di stabilità, per finanziare un progetto di microcredito destinato alle piccole imprese.

 

“A fine anno – commenta il capogruppo del Movimento, Giancarlo Cancelleri – si arriverà a sfiorare quota un milione di euro. E questa somma potrebbe anche essere maggiore, se a questo fondo confluiranno versamenti di altri politici, che finora, purtroppo, devo dirlo con grande amarezza, non sono arrivati”.

 

I deputati dell’Ars, comunque, potrebbero essere costretti a rinunciare “per legge” a parte dei loro emolumenti. Il Movimento Cinque Stelle, infatti, attende che approdi in Aula il disegno di legge n. 97, presentato il 31 dicembre scorso, per la riduzione dei costi della politica, che prevede retribuzioni di 5.000 euro lorde a deputato, più un budget per le spese da rendicontare.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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