PARTINICO (PA), 11 MARZO 2013 – La Guardia di finanza di Palermo ha sequestrato beni per 220 mila euro a un’impresa di Partinico, in provincia di Palermo, operante nel settore del commercio all’ingrosso di zucchero. L’azienda è responsabile di diversi reati finanziari, nonchè dell’aver finto di intrattenere rapporti con una fittizia sede di Malta.
Il sequestro, di quattro immobili e di un’autovettura, rappresenta la fase conclusiva di un’articolata indagine che ha preso le mosse dagli esiti di una verifica fiscale, eseguita qualche tempo fa, e che aveva portato i militari a scoprire una mancata dichiarazione di ricavi per oltre 7 milioni di euro per gli anni dal 2004 al 2008. In quell’occasione, la Guardia di finanza aveva rilevato anomali e frequenti flussi finanziari e scambio di assegni tra la società ispezionata, alcuni soci della stessa ed altri soggetti di Partinico che contabilmente non risultavano aver avuto alcun rapporto commerciale con l’azienda.
Un altro aspetto aveva attirato l’attenzione dei finanzieri, vale a dire l’esistenza di alcuni anomali rapporti di fornitura di zucchero sfuso a favore di una società maltese nell’anno 2008, per il cui approfondimento è stata interessata la Procura della Repubblica al fine di avviare una rogatoria internazionale.
Le successive indagini, effettuate sotto il coordinamento investigativo del sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara, hanno portato al rinvio a giudizio di dieci persone per abusivismo finanziario, per aver svolto con regolarità l’attività di concessione di prestiti e di anticipazioni su titoli di credito; e alla contestazione, per tre di loro, anche del reato di mendacio bancario, per aver scontato presso istituti di credito fatture commerciali, risultate poi false, al solo fine di poter disporre di aperture di credito.
Inoltre, in merito alla società di Malta, si è potuto appurare non solo che la sede estera di questa società era del tutto fittizia, in quanto la stessa si trovava in realtà presso un professionista locale che riceveva le disposizioni operative e gestionali direttamente da Partinico, ma anche che nessun carico di zucchero sfuso era mai giunto a Malta, poiché il prodotto veniva lavorato, imbustato e rivenduto direttamente a Partinico.
È scattata, quindi, una nuova denuncia per evasione fiscale nei confronti dei responsabili della società di Partinico e di quella fittizia di Malta e la richiesta di sequestro in misura equivalente alle imposte evase, strumento introdotto dalla legge per i reati fiscali commessi dal 2008. In particolare alla societa di Partinico sono stati sequestrati quattro immobili e un’autovettura, per un totale di circa 220 mila euro.