PALERMO, 10 MARZO 2013 – Riempiamo lo stadio. Riempiamo il cuore di speranza. Possibilmente riempiamo la classifica con tre punti pesanti. Calcisticamente parlando, oggi è il giorno più importante della stagione. Battendo il Siena (ore 15.00) si riapre la speranza, senza i tre punti è praticamente finita. Nessuno deve tirarsi indietro: nè la squadra, nè i tifosi.
E’ stata la vigilia più lunga, forse la più bella anche se carica di tensione. L’avevamo sognata, desiderata e dipinta già domenica scorsa, dopo la sconfitta serale del Genoa con la Roma. Il pareggio di Torino, anonimo e fortunato, aveva inaspettatamente guadagnato valore. E la nuova sconfitta del Genoa, venerdì scorso con il Milan, sembra foriera di buoni auspici per i colori rosanero. Non è mai bello “gufare” gli altri ma per far sopravvivere la speranza non bastano i propri meriti ma servono anche le disgrazie altrui.
Adesso tocca al Genoa soffrire e toccherebbe al Palermo aprire una serie positiva, cosa mai successa in questa stagione così avara di vittorie, appena tre. Oggi, improvvisamente, è tutto diverso. In 90′ c’è la possibilità di nascondere sotto il tappeto sei mesi di magagne e di tornare a sperare.
Sarebbe bello rivedere l’entusiasmo di dieci anni fa, rivivere il brivido del ritorno in serie A. Sappiamo che non è possibile, il tifoso si è giustamente disamorato perchè dopo avere invaso Roma con una migrazione di massa senza precedenti si è sentito tradito dallo smantellamento di una squadra vincente. Ma a ben pensarci la partita di oggi vale oro, vale un bel pezzo di serie A che è un patrimonio della città. Difenderla ha quasi lo stesso valore del conquistarla. Ed è confortante che la prevendita abbia fatto registrare un buon andamento.
Auspici positivi, dicevamo. Forse solo sensazioni. Ma nel cuore di ogni vero tifoso da qualche ora circola la stessa adrenalina e lo stesso inconfessabile pensiero: se vinciamo oggi gira la ruota. E’ la legge del calcio, dove umori e valori cambiano nello spazio di un mattino.
Oggi non c’è tempo per i sentimentalismi. Affetto e riconoscenza per Beppe Iachini, uomo simbolo di un’altra era che torna alla guida del Siena. Poi battaglia sul campo, sudore e stridor di denti. Non è un caso che tralasciamo perfino le indicazioni sulla formazione, corredo altrimenti necessario a un articolo della vigilia.
Anche Gasperini, nelle dichiarazioni della vigilia, ha cambiato registro. “Non parliamo di tattica – ha detto – pensiamo ad avere velocità, forza fisica, tecnica, gioco d’insieme”.
Palermo – Siena è la Partita, con la P maiuscola. La partita del cuore. La partita per uomini veri. La partita del coraggio. La bravura, oggi, conta un po’ meno: anche per questo sarà più facile farcela.
