Il danno erariale e la corruzione, quanto ci costa la malapolitica… Bacchettate dalla Corte dei Conti

di Redazione

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Il danno erariale e la corruzione, quanto ci costa la malapolitica… Bacchettate dalla Corte dei Conti

| sabato 09 Marzo 2013 - 11:48

corte conti palermo

PALERMO, 9 MARZO 2013 – Ammonta a 65 milioni e 110 mila euro il danno erariale complessivo accertato dalla Corte dei Conti in Sicilia nel 2012. Lo ha detto il procuratore regionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Guido Carlino in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tenutasi nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza, a Palermo.

 

Complessivamente sono state definite 5.450 istruttorie, depositati 105 atti di citazione in giudizio a carico di 200 soggetti. In materia di responsabilità amministrativa nel 2012 sono state pronunciate 100 sentenze di condanna, 22 di assoluzione e 22 ordinanze istruttorie. Rinviati 54 giudizi.

 

Questi i dati elencati dal presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Luciano Pagliaro. “Peculato, corruzione, concussione, incarichi di consulenza conferiti illegittimamente, uso distorto di contributi comunitari ed episodi di malasanità – ha aggiunto – sono le tipologie di danno più ricorrenti”.

 

La denuncia di Pagliaro ha toni molto pesanti: “I fenomeni della corruzione e della concussione hanno assunto caratteri di sistematicità e vastità, ma, purtroppo, in mancanza di una esplicita denuncia o di una scoperta in flagranza, i reati sono difficilmente accertabili e la quasi totalità delle indagini contraddistinte da successo è fondata sull’attività di intercettazione telefonica e ambientale”. Secondo il magistrato per fronteggiare “l’illegalità, la corruzione e il malaffare pesantemente presenti nel Paese e in grado di inquinare la vita civile” occorre “Una semplificazione legislativa, limitando al massimo il passaggio delle pratiche da un ufficio all’altro ed eliminando i lacci e lacciuoli che ostacolano il sollecito svolgimento dell’attività amministrativa e costituiscono il brodo di coltura per il manifestarsi dei fenomeni concussivi e corruttivi”.

“Nessun provvedimento – ha puntualizzato – per quanto incisivo potrà avere effetti determinanti per l’eliminazione del fenomeno ove non vi sia un ritorno dell’etica nella politica, nonché una condivisione dei da parte della società civile dei principi di onestà, correttezza, legalità e rispetto per il pubblico denaro”.
La riduzione a 5 anni del termine – continua Pagliaro – oltre il quale scatta la prescrizione del diritto al risarcimento è il più rilevante ostacolo al perseguimento del danno erariale. Sarebbe auspicabile un ripensamento del legislatore e il ripristino del termine decennale di prescrizione”.

 

Errori o inadeguatezze degli interventi nei settori dell’energia, del turismo, dei trasporti, dell’agricoltura, dell’industria e della raccolta e smaltimento dei rifiuti potrebbero compromettere lo sviluppo dell’isola, che già si trova in uno stato grave di recessione”. “Appare imprescindibile – ha ammonito Pagliaro – un efficace e tempestivo utilizzo dei contributi comunitari, che costituiscono una risorsa necessaria per l’ammodernamento di tali settori e per il superamento dell’attuale congiuntura economica”.

 

Per fortuna ci sono anche i dati positivi: “Una drastica riduzione dei tempi di trattazione dei giudizi, che dal deposito della citazione al deposito della sentenza, si sono ridotti a sei mesi e un significativo abbattimento dell’arretrato pensionistico“. Ha comunicato Pagliaro, che annuncia: “In questo modo, entro il 2014 i cittadini siciliani potranno vedere definiti i loro ricorsi entro gli stessi tempi dei cittadini delle altre regioni”.

 

Il procuratore Carlino ha anche affrontato il nodo “Formazione”, la Procura regionale ha avviato istruttorie sull’attività di erogazione della spesa da parte dell’Assessorato regionale alla Formazione professionale. Emessa nei confronti del dirigente generale, di alcuni assessori e di altri funzionari dell’Assessorato una citazione per un danno complessivo di oltre 4 milioni e 750 mila euro per illegittimi finanziamenti integrativi a favore di enti di formazione, al di fuori del budget inizialmente approvato dalla amministrazione e in violazione dei limiti massimi di spesa finanziabili.

 

In materia di sanità, oltre al perseguimento dei casi di malasanità derivanti da errate diagnosi o da interventi chirurgici non riusciti, la Procura ha segnalato illeciti nelle procedure di acquisizione di beni e servizi, nelle attività extra moenia e nel conferimento di incarichi. Allarmanti i dati sulla gestione dei ricoveri. “Al riguardo – ha affermato il procuratore regionale, Carlino – vengono spesso segnalati danni per casi di ricorso ingiustificato ed esorbitante a ricoveri in day hospital”.

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