CATANIA, 9 MARZO 2013 – La nuova rivolta degli autotrasportatori rischia di sfuggire di mano ai leader del movimento, i vertici di Aias e Forconi. Almeno questo è ciò che sostiene Mariano Ferro (Forconi).
Prima l’annuncio dei blocchi stradali previsti per lunedì 11, poi l’allarme lanciato da agricoltori e commercianti che ha provocato la reazione di Prefetture e Questure pronte a impedire che la Sicilia finisse in ginocchio. Infine, ieri, la “marcia indietro” di Giuseppe Richichi, presidente del sindacato di autotrasporto Aias che annunciava solo gazebo informativi negli snodi autostradali principali.
Ma questo ripensamento sembra non abbia trovato consensi nella base e in particolare fra gli “irriducibili”: “La situazione è drammatica – annuncia Ferro – non è con i volantinaggi che si risolvono i problemi veri delle persone senza lavoro”. E poi lancia l’allarme: “Si potrebbe arrivare alla prova di forza, la base è difficilmente controllabile per la grande tensione e paura”. Poi Ferro si dice pronto a fare “un passo indietro” per il bene del movimento. Ma questo alternarsi di dichiarazioni sembra quasi un’ inquietante presa di distanze anticipata da ciò che potrebbe avvenire lunedì sulle strade siciliane.