PALERMO, 8 MARZO 2013 – L‘Ente Acquedotti Siciliani, prima di sparire, prepara un brutto “regalo” a migliaia di residenti della provincia di Palermo. Starebbero per arrivare, infatti, le bollette dell’ente attualmente in liquidazione relative a presunti crediti per forniture idriche risalenti al 2007.

A renderlo noto Federconsumatori che solleva dei dubbi “sia sulla legittimità sia sulla fondatezza” della richiesta, visto che i crediti “sono tutti da dimostrare”– Da una prima analisi, infatti, l’associazione ritiene che la maggior parte delle bollette è in prescrizione perché il pagamento della fornitura d’acqua va richiesto entro cinque anni dalla data di maturazione del credito, proprio in virtù del disposto di cui all’art 2948 punto 4, del Codice Civile e in assenza di atti interruttivi”.

Lillo Vizzini, presidente regionale di Federconsumatori ricorda che “in molti comuni la società Aps subentrò all’Eas il 25 settembre 2007. I presunti crediti vantati dalla prima farebbero riferimento all’eccedenza dei consumi registrata a tale data. È davvero inverosimile che l’Eas, a distanza di tanti anni, esiga pagamenti la cui verificabilità da parte dei cittadini è praticamente impossibile. E proprio in un momento di crisi profonda delle famiglie”.