ACATE (RG), 7 MARZO 2013 – Non aveva il coraggio di confessare alla moglie che aveva perso tutto alle slot machine, ha quindi pensato di denunciare una rapina che non aveva mai subìto.
L’uomo, un muratore di Acate, adesso dovrà rispondere di simulazione di reato e di procurato allarme, visto che la sua denuncia aveva preoccupato non poco i suoi concittadini.
L’operaio, venerdì scorso, si era presentato alla stazione dei carabinieri insieme alla moglie. Ai militari aveva raccontato di avere prelevato al bancomat, circa mezz’ora prima, 430 euro. Subito dopo, secondo il suo racconto, due soggetti lo avevano avvicinato e picchiato, rubandogli tutto prima di dileguarsi.
La sua versione però non ha convinto i carabinieri, insospettiti dal fatto che l’uomo non aveva chiamato il 112 né avesse fatto ricorso a cure mediche. È bastato un controllo in banca per appurare che l’uomo aveva sì prelevato la somma ma non nell’orario indicato bensì diverse ore prima. Da lì è stato facile scoprire che l’uomo, subito dopo il prelievo, aveva scommesso alle slot machine e aveva perso tutto.
Non sapendo come giustificare il tutto alla moglie, si è quindi inventato la storia della rapina, sperando di chiuderla lì. Ma non aveva fatto i conti con le insistenze della moglie che lo ha convinto a denunciare l’aggressione. Peccato fosse solo frutto della sua fantasia…