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Addio Province, la Giunta vara il ddl

PALERMO, 4 MARZO 2013 – Addio Province, firmato Rosario Crocetta con, sullo sfondo, il “soffio” dello Tsumani grillino alle ultime elezioni. Dopo il vertice di maggioranza di questo pomeriggio, arriva in serata il sigillo del voto di giunta, riunita dal presidente Rosario Crocetta. È stato approvato il disegno di legge che abolisce le nove Province regionali sostituendole con liberi consorzi tra comuni, come previsto dallo statuto siciliano.

 

Già domani il ddl sarà trasmesso alla commissione Affari istituzionali dell’Ars. Sempre domani sono previste le riunioni dei gruppi parlamentari per discutere della riforma. La legge prevede che i nuovi enti intermedi abbiano competenze specifiche su acqua e rifiuti in modo da poter abolire gli Ato ma soprattutto saranno enti di “secondo livello”, vale a dire i vertici politici saranno eletti dai Comuni.

 

I Sindaci eleggeranno i presidenti dei Consorzi, i Consigli Comunali faranno altrettanto con i consiglieri, meno numerosi che nelle attuali Province. Niente stipendi per loro, ma solo rimborsi spese. Complessa rimane la ripartizione di una serie di competenze, fra le più importanti ed onerose quelle di strade provinciali e Istituti Superiori e per Palermo e Catania le quote delle società aeroportuali.

 

Senza contare il destino dei dipendenti delle nove province. La legge dovrà essere approvata entro fine mese, comunque prima dell’inizio dei comizi elettorali, il 27 marzo. In caso contrario è probabile un rinvio delle elezioni di maggio e la nomina di commissari, in attesa dell’approvazione della norma che abolirà definitivamente gli enti.

Soddisfatti i rappresentati della maggioranza, cauti i sindacati. Da vedere quale celerità avrà l’iter del ddl in aula all’Ars e che modifiche potranno delinearsi. Domani alle 11 Crocetta incontrerà i giornalisti per spiegare i dettagli del provvedimento.  

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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