PALERMO, 3 MARZO 2013 – Jim O’Neill, guru della Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, nel 2006 aveva parlato dell’Italia dicendo che aveva di buono solo il cibo e il calcio. Adesso, decisamente a sorpresa, scrive che l’esito delle elezioni è “entusiasmante”.
Jim O’Neill non è uno sprovveduto che ha letto di economia sui giornali. È conosciuto a livello mondiale per aver coniato il termine BRIC, con il quale racchiude le nazioni economicamente rilevanti, ovvero Brasile, Russia, India e Cina.
Nel 2006 sul nostro Paese si era espresso così: “L’unica luce che vedo è l’arrivo di Draghi alla Banca d’Italia. Per il resto, le cose che sapeva fare bene il vostro Paese ora le fanno a costi più bassi India e Cina, ormai forti anche nelle produzioni di qualità. Se nelle manifatture di fascia alta l’Italia non riesce nemmeno ad avere costi competitivi con la ricca Germania, cosa le rimane da offrire? Solo cibo e un po’ di calcio interessante”.
Oggi in uno studio intitolato “Riforme non vuol dire austerity” si ritiene entusiasta del risultato delle elezioni politiche. Un commento decisamente fuori dal coro se si pensa all’incertezza dei mercati che non fa che preoccupare l’Europa.
“Forse un po’ stranamente – scrive O’Neill delle elezioni in Italia – trovo il risultato abbastanza entusiasmante perchè credo che un paese, il cui Pil sostanzialmente non è cambiato da quando l’Unione Monetaria è partita nel 1999, ha bisogno di cambiare qualcosa di importante. Forse questo risultato elettorale e il particolare fascino di massa del Movimento Cinque Stelle potrebbe essere il segnale dell’inizio di qualcosa di nuovo?”.
Promosso Grillo e bocciato Monti perché, scrive O’Neill, “in Italia le riforme non sono identificate con l’austerity, come gli elettori hanno appena mostrato”.