PALERMO, 28 FEBBRAIO 2013 – Non basterà il rinvio di un anno delle elezioni provinciali deciso dal governatore Crocetta per “tenere buoni” i deputati regionali “grillini” che sfrutteranno qualsiasi meccanismo d’Aula a loro favore per raggiungere l’obiettivo che hanno più volta annunciato: l’abolizione delle Province.
Riccardo Nuti, neo eletto deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, aveva già chiarito, nel corso del Forum a Si24, che non soltanto chiederanno in tutte le sedi, Ars, Montecitorio o Palazzo Madama che sia, l’abolizione delle Province, ma se si dovesse arrivare alle elezioni amministrative prima che un tale provvedimento sia adottato, il movimento di Grillo non presenterà propri candidati.
“Non capisco – ha detto Nuti – come sia possibile che alcuni politici si professino a favore dell’abolizione delle Province e poi al momento del rinnovo dei presidenti e dei Consigli siano presenti nelle schede elettorali con le loro liste. Sono in continua contraddizione con se stessi. Noi non parteciperemo a questo gioco. Non ci siamo candidati in altre regioni e non lo faremo nemmeno qui in Sicilia. Così sarà la volta buona che qualche politico riciclato potrà trovare un po’ più di spazio”.
Oggi intanto il vice presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Venturino, ha dichiarato che, nel rispetto del “modello Sicilia” definito “meraviglioso” dal leader Beppe Grillo, i deputati del Movimento 5 Stelle non entreranno “in nessuna maggioranza. Se il Governatore Crocetta, come noi speriamo, porterà in aula delle proposte di buon senso, che vedono come finalità un miglioramento della collettività, il Movimento 5 Stelle non avrà nessun problema ad appoggiare queste proposte. Ma se – conclude Venturino – da Crocetta arriveranno delle proposte che non condividiamo come cittadini, non tanto come deputati, saremo lì a sollevare delle perplessità”.