“Mettersi a posto”, il docufilm che racconta il processo antiracket

PALERMO, 28 FEBBRAIO 2013 – Denunciare. Alzare la testa e non avere paura di fare nomi e cognomi. Per chi decide di fare impresa in Sicilia, il pizzo è, tristemente, messo nel conto. Ma non sempre è messo nel conto che si possa dire no, che si possa chiedere aiuto e ribellarsi.

C’è però chi ha il coraggio di farlo. Ieri è toccato a Natale Giunta, chef palermitano arrivato alla notorietà grazie alla trasmissione televisiva “La prova del cuoco”, che ha denunciato i suoi aguzzini. Al suo fianco ha trovato Confindustria e le associazioni antiracket, Addiopizzo e Libero Futuro. E con lui altri imprenditori che hanno intrapreso un cammino di legalità.
Giuseppe Todaro è il vicepresidente di Libero Futuro. Ed ieri era nell’ufficio di Natale Giunta. Una presenza fisica che rappresenta un segnale importante di collaborazione vera, reale, che si tocca con mano. Perché la solidarietà è sentimento che può moltiplicare la forza per andare avanti.

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