PALERMO, 27 FEBBRAIO 2013 – “La mia vita non cambierà, almeno spero” . Sul volto tirato di Natale Giunta passano le emozioni di una giornata convulsa, un susseguirsi di interviste, di telefonate e di messaggi di solidarietà.
Nel suo ufficio è attorniato dal suo staff che lo “protegge” come si protegge un bambino. Al suo fianco anche il vicepresidente di Libero Futuro, una delle associazioni antiracket che gli sono state accanto in questo lungo anno, da quando sono iniziate le minacce. Sino ad oggi, sino all’arresto di quattro persone indicate come i suoi taglieggiatori.
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