PALERMO, 27 FEBBRAIO 2013 – Il Ministro della Giustizia, Paola Severino è stata a Palermo per una visita al carcere Pagliarelli, che conclude il tour nelle carceri siciliane. “All’Ucciardone non ho trovato l’inferno, così per come è dipinto da molti. Ho trovato un carcere vecchio ma tenuto in manutenzione anche dagli stessi detenuti”.
Il ministro insieme al sindaco ha deciso di mettere a punto un progetto di ampliamento dei lavori socialmente utili per i detenuti. “Da Orlando – ha dichiarato Paola Severino – ho avuto piena assicurazione sotto questo punto di vista e lunedì prossimo sul tema si svolgerà una riunione. I detenuti potranno svolgere compiti e lavori importanti per la città, come pulire i tombini delle fognature o altro ancora”.
Il ministro ha anche parlato del suo impegno in politica, un’esperienza formativa che però al momento non ha intenzione di ripetere visto che non si è candidata. Il suo impegno nel mondo della giustizia e delle carceri, ha dichiarato, continuerà ricoprendo altri ruoli. E sulle elezioni è stata lapidaria: “I risultati sono come le sentenze, vanno rispettati. Questo voto è significativo. I cittadini hanno protestato e manifestato il loro dissenso attraverso forme corrette istituzionalmente, come andare a votare. Ora mi auguro si passi dalla fase di protesta e critica alla fase costruttiva”.
Il ministro ha anche commentato la scarsa affluenza alla urne, anche da parte dei carcerati: “In generale non si è votato perché da parte dei cittadini si è registrata una sfiducia nei confronti della politica. Nel carcere il moltiplicatore di questo aspetto è facile da intuire: hanno votato in pochi perché la mancanza di speranza è una delle caratteristiche dei detenuti”.
Per il nuovo governo auspica che si lavori sulla deflazione carceraria, lavorando sulle pene alternative e varando un piano di edilizia carceraria. “Il primo obiettivo – ha aggiunto – è ottenere nuovi posti con l’edilizia carceraria ed in secondo luogo comprendere che il carcere è l’estrema ratio, l’ultima spiaggia e che tutti i mezzi alternativi devono essere percorsi. Il nuovo Parlamento si dovrà far carico del completamento del progetti di misure alternative alla detenzione e di deflazione carceraria attraverso interventi strutturali che ci chiede l’Europa. Noi abbiamo iniziato con il Salvacarceri e con alcune misure per l’edilizia carceraria – ha concluso il Ministro -. Avremmo voluto continuare ma confidiamo lo faccia il nuovo Parlamento”.
“Confido che il nuovo Parlamento si occupi dell’obiettivo principale che è quello della deflazione carceraria, lavorando sulle pene alternative ma anche varando un piano di edilizia carceraria”. Lo ha detto il Ministro della Giustizia, Paola Severino, a Palermo, conversando con i giornalisti a conclusione di un tour nelle carceri siciliane. “Bisogna continuare a lavorare – ha aggiunto – anche sul fronte del lavoro dei detenuti. Faticosamente siamo riusciti a farci finanziare 16 milioni, quindi la formazione ed il lavoro dei detenuti sono sovvenzionati, occorre che le imprese lo sappiano e ci chiedano di utilizzare questi fondi. Finora in Sicilia nessuna impresa ha fatto richiesta – ha concluso il Ministro -. Bisogna comprendere che occorre dare per ricevere così da forare questa barriera che c’è tra carceri e società”.