PALERMO, 27 FEBBRAIO 2013 – Paradosso al canile municipale di Palermo. La gara che aggiudica la gestione della struttura per 8 mesi a partire dal 15 maggio è stata vinta dalla Vifracos di Corleone, la stessa ditta alla quale, appena qualche giorno fa, è stato revocato il contratto per la non idoneità rispetto a requisiti richiesti.
Battuta l’associazione animalista ADA (Associazione Difesa Animali), unica concorrente al bando pubblico, la Vifracos ha fatto un’offerta al ribasso del 17% rispetto alla base del bando che era di 165 mila euro per otto mesi.
Si viene a creare quindi una situazione a dir poco paradossale, con le associazioni animaliste che dovrebbero gestire la struttura prendendola in consegna proprio dalla “revocata” Vifracos in questi giorni, per poi ricedere la gestione alla ditta di Corleone a partire da metà maggio. Com’è che il Comune aggiudica alla Vifracos la nuova gara se non ha i requisiti per la vecchia? Una domanda che si pone anche l’amministratore unico della società, Franco Vintaloro, che fa notare come le associazioni animaliste, che tanto hanno criticato il lavoro svolto dagli operatori da metà gennaio, non abbiano loro stesse i requisiti per gestire la struttura.
“Non è vero come è stato detto dallo stesso amministratore della Vifracos, che l’associazione ADA non ha i requisiti richiesti, anzi – spiega Elena La Porta, presidente provinciale della Lega Nazionale per la Difesa del Cane e consulente a titolo gratuito per il Comune sul canile municipale – i membri della commissione hanno detto che è tutto in regola, manca solo una firma del vicepresidente che si può integrare”.
“È veramente inaudito – continua Elena La Porta – che si possa tollerare una situazione del genere. La Vifracos deve poi dimostrare come, con un’offerta al ribasso del 17%, possa pagare gli operatori che lavorano all’interno del canile municipale. Già adesso ci sono meno persone di quante ne prevede il bando, tanto che il canile è allo sbando”.
E mentre all’arrivo della raccomandata del Comune con la notifica della revoca del vecchio bando, partita lo scorso lunedì, la Vifracos dovrà abbandonare il canile municipale, le associazioni animaliste sperano ancora che la ditta non subentri nuovamente a maggio. “Il Comune ha dieci giorni di tempo per verificare che le autocertificazioni della Vifracos siano in regola con i documenti camerali – conclude Elena La Porta – e abbiamo avuto rassicurazioni da parte dell’assessore comunale Giuseppe Barbera che controllerà che tutto sia in regola”.
In ogni caso appare difficile pensare ad una serena collaborazione tra la Vifracos e gli animalisti, comunque autorizzati dal Comune ad operare all’interno della struttura per la sgambatura dei cani e per favorire le adozioni. Tutto a discapito dei circa 250 cani ospiti del canile.