PALERMO, 27 FEBBRAIO 2013 – Libero Futuro, Addiopizzo e Confindustria Palermo esprimono in una nota il loro plauso per gli arresti eseguiti dai Carabinieri inseguito al tentativo di estorsione ai danni dello chef Natale Giunta.
“L’operazione – scrivono le tre organizzazioni – è stata possibile grazie alla collaborazione dell’imprenditore che, avvalendosi dell’ausilio delle associazioni, ha maturato la forza e il coraggio di resistere e denunciare le richieste estorsive subite. Anche in questo caso, la positiva sinergia tra movimento antiracket e Confindustria è risultata decisiva nell’opera di convincimento alla denuncia. Cogliamo quindi l’occasione per rilanciare l’appello a tutti gli operatori economici della città che vivono stretti dalla morsa dell’estorsioni. Mai come adesso il momento è favorevole per affrancarsi definitivamente da tale fenomeno”.
Anche dal mondo della politica arrivano i primi messaggi. “Sono vicino allo chef Natale Giunta che ha denunciato i suoi estorsori. A lui va il mio pieno sostegno e la mia solidarietà”. Lo dice il senatore Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia. “Oggi – aggiunge – denunciare è più facile. Gli imprenditori possono contare sull’azione antimafia fatta dalla magistratura, dalle forze dell’ordine, dagli enti locali, dalle associazioni antiracket. La denuncia consente di spezzare le catene dell’oppressione mafiosa e di liberare risorse ed energie sane da reinvestire nell’economia legale per creare lavoro e benessere”.
Solidarietà è stata espressa anche dal presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti. “Mi sento umanamente vicino ad uno dei più importanti imprenditori del nostro territorio nel campo della ristorazione – sottolinea Avanti -, di cui ho apprezzato il coraggio delle azioni contro chi opera nell’illegalita’”. Avanti esorta Giunta “a continuare nel suo ottimo lavoro di imprenditore al servizio della comunità”, e lo definisce come “esempio di ribellione contro il vile gesto malavitoso del racket delle estorsioni”.