LAMPEDUSA, 26 FEBBRAIO 2013 – Tutta colpa del meteo. La Siremar, dopo la manifestazione dei pescatori di Lampedusa e l’attacco del presidente della Regione Rosario Crocetta, risponde alle accuse declinando ogni responsabilità sui mancati approvvigionamenti all’isola e denunciando un clima “strumentale e fazioso” nei confronti della società.
Sulla protesta dei pescatori che ha impedito alla motonave Paolo Veronese di effettuare le normali procedure di attracco sull’isola, la Siremar Compagnia delle Isole s.p.a. ha scritto, in una nota che “la manifestazione è proditoriamente finalizzata all’esclusione della nuova società dal libero mercato, al fine di mantenere impregiudicati gli interessi economici consolidati dal sistema di monopolio”.
Nella nota la società si scaglia contro il governo regionale: “Spiace constatare che in occasione di un recente incontro tenutosi presso gli uffici della Regione Siciliana taluno considerava improvvisamente non idonea la motonave Palladio, motonave che regolarmente da sempre ha effettuato il collegamento tra Porto Empedocle e le Isole Pelagie fino a quando un incendio, le cui cause sono tuttora in corso di accertamento, l’ha messa fuori uso. Oggi è ritenuta non idonea anche la motonave Paolo Veronese, motonave che sostituisce la Palladio sulla stessa rotta”.
La verità, secondo la Siremar, è da ricercare altrove: “È triste constatare che dopo alcuni giorni di fermo, dovuti solo ed esclusivamente alle avverse condizioni meteo marine inconfutabilmente documentabili, alla ripresa dei collegamenti e della previsione di assicurare il servizio per parecchi giorni per via del miglioramento delle condizioni meteo, la nave viaggi quasi vuota e non le si consenta l’attracco sull’isola. È singolare che ci si lamenti quando non può viaggiare e quando può non le si consenta l’attracco”.