PALERMO, 25 FEBBRAIO 2013 – Enzo Sellerio avrebbe compiuto oggi 89 anni, fotografo ed editore, un uomo che ha dato tanto alla nostra terra che, forse, non l’ha mai ricambiato con la stessa generosità.
A noi piace ricordarlo con una dichiarazione rilasciata alla rivista “Voci della rotaia” nel 1986, ma che suona sempre attuale: “Per difendere l’immagine della Sicilia non c’è altro che il lavoro, lavorare meglio. L’unico incoraggiamento che si può dare ai siciliani è dimostrare che qui, operando con coscienza, in certe aree, c’è la possibilità di fare molto”.
Dopo la laurea in giurisprudenza e la carica di assistente di Istituzioni di Diritto Pubblico, Enzo Sellerio scopre la fotografia. A 28 anni partecipa a un concorso fotografico regionale dove vince il primo premio, 50.000 lire. Le sue foto iniziano a essere pubblicate dalle riviste e nel 1955 il suo primo reportage “Borgo di Dio”, è considerato oggi uno dei capolavori della fotografia neorealista in Italia.
Nel 1969, spinto da un’idea nata chiacchierando con Leonardo Sciascia e Antonio Buttitta, fonda con la moglie Elvira Giorgianni la casa editrice “Sellerio Editore”, che nel 1983 si è divisa in due distinte realtà: quella gestita da Enzo Sellerio si occupava soprattutto di cataloghi e libri d’arte e fotografici e quella gestita da Elvira, che si è occupata per lo più di narrativa, alla scoperta di talenti nascosti che hanno saputo conquistare il grande pubblico.
Scomparso un anno fa, ha saputo raccontare Palermo e la Sicilia attraverso il suo obiettivo particolarmente critico, definendosi ”uno scrittore che si esprime per immagini”.