PALERMO, 25 FEBBRAIO 2013 – Non torna in Guatemala, ma nemmeno in Tribunale. “Resto in politica, per preparare le prossime elezioni, che sono molto più vicine di quanto si pensi”. Parola di Antonio Ingroia, ex pm di Palermo, illustre sconfitto di queste elezioni nazionali, il cui partito, “Rivoluzione civile” non ha nemmeno raggiunto la soglia di sbarramento.

“Non è affatto uno scarso risultato, al contrario, considerando che esistiamo da poco più di 40 giorni. Forse – dice Ingroia – ha prevalso la campagna politica del centrosinistra, in particolare del Pd, contro di noi. È il centrosinistra che ha perso queste elezioni, consegnando il Paese al centrodestra e all’ingovernabilità. Al leader del Pd Bersani avevamo offerto una possibilità di confronto, di dialogo, di allargamento della coalizione. Ma non abbiamo avuto nessuna risposta”.

“Confermo ciò che ho sempre detto – conclude Ingroia – “Rivoluzione Civile” non finisce qui, con queste elezioni: continueremo fuori dal Parlamento a preparare le prossime elezioni, a cui Rivoluzione Civile parteciperà”.