PALERMO, 24 FEBBRAIO 2013 – È uno degli hashtag di tendenza di oggi su Twitter, #eLeggiamo, ma ciò nonostante qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Almeno a Palermo.
L’appuntamento era per questa mattina alla libreria Modusvivendi di via Quintino Sella, per organizzare estemporaneamente, con la collaborazione dei partecipanti, un reading che parlasse di politica. Di “buona politica”, della politica a cui ci si ispira quando si va alle urne, come faremo tra oggi e domani. Ma la voglia di parlare, di leggere, di politica, a quanto pare non c’è. Gli avventori dell’iniziativa, infatti, affezionati della libreria, sono arrivati soprattutto per firmare l’appello dell’ “Associazione Forum del libro” ai futuri eletti al Parlamento, affinché predispongano una legge organica sull’editoria e la lettura. Ma di politica non ne vogliono sentire parlare.
“Sono già andata a votare – dice Floriana Di Stefano, lettrice – ma ho messo quelle X sulle schede elettorali a denti stretti. Non sono convinta che il voto che ho dato sia stata la scelta giusta, ma sicuramente è stata la migliore tra quelle a mia disposizione. Anche per questo non ho voglia di parlare di politica. Ma di quale politica, poi? Speriamo almeno che i futuri eletti accolgano l’appello di e-Leggiamo, che grazie a Modusvivendi è arrivato anche a Palermo”.
Mario Arena, invece, non ha ancora votato: “Mi prendo un altro po’ di tempo – dice – per decidere se e cosa votare. Sono passato davanti al mio seggio questa mattina e ho visto che non c’era nessuno. La politica, così com’è, non convince più, e non solo me”.
