PALERMO, 24 FEBBRAIO 2013 – “Generalmente mi ricordo , una domenica di sole , una giornata molto bella, un’aria già primaverile, in cui ti senti più pulito, anche la strada è più pulita, senza schiamazzi e senza suoni, chissà perché non piove mai, quando ci sono le elezioni”.
Era il 1976 quando il grande Giorgio Gaber cantava “Le elezioni” e mai canzone sembra più attuale. Dopo una notte di pioggia temporalesca, ecco che di colpo la domenica elettorale palermitana si riempie di sole. Forse l’aria non sarà ancora primaverile, ma tanto basta per permettere almeno ad una parte di cittadini di riappropriarsi di una domenica fuori dalle proprie abitazioni.
Ecco allora che le strade del centro iniziano a brulicare di persone intente a fare una bella passeggiata guardando le vetrine dei negozi, molti dei quali chiusi, o portando a spasso il proprio cane. Le strade sembrano tranquille, “senza schiamazzi e senza suoni”. Molto meno tranquilla l’aria intorno ai centri commerciali, centro nevralgico del nuovo vivere il week-end siciliano. Molta la confusione, soprattutto dopo le 17, quando anche chi è rimasto a casa a vedere le partite (a dir vero poche, tra anticipi, posticipi e monday night) della domenica pomeriggio decide di uscire.
E i seggi elettorali? Vuoti per lo più, anche se la maggior parte delle persone in giro per la città dicono di essere già andate a votare. E tra quelli che non sono andati, chi non ha potuto votare per impegni lavorativi è sicuro di andare lunedì mattina… chissà se non pioverà anche domani.