PALERMO, 23 FEBBRAIO 2013 – Il giudice del lavoro di Trapani ha riconosciuto un risarcimento pari a 150.385 euro netti, più accessori e interessi, a un docente precario di educazione fisica e sostegno che aveva ottenuto dal 2005 diversi contratti da supplente su posti vacanti e disponibili, ma insegnava già dal 2001.
Un risarcimento record quello ottenuto dai legali dell’Anief (Associazione professionale sindacale), coordinati dagli avvocati Ganci e Miceli, per la mancata stabilizzazione di un docente precario.
Il Miur è stato condannato al pagamento dei danni per lucro cessante e danno emergente. Secondo la sentenza, la necessità dell’assunzione per pubblico concorso non può giustificare deroghe alle disposizioni che limitano il potere di abuso del datore di lavoro nello stipulare contratti a termine, né proteggere patrimonio di soggetti pubblici, né autorizzare comportamenti contra legem della pubblica amministrazione.
Nel ricorso, il giudice Petrusa ha tenuto conto della recente giurisprudenza e della legislazione comunitaria e nazionale. Per il presidente dell’Anief e delegato Confedir alla scuola e alle alte professionalità, Marcello Pacifico, si tratta di “una giusta condanna che risarcisce in maniera adeguata i precari danneggiati dai comportamenti illegittimi del Miur”.