In Sicilia cresce il numero dei richiedenti asilo. Dall’Ars presto una nuova legge per l’immigrazione

di Redazione

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In Sicilia cresce il numero dei richiedenti asilo. Dall’Ars presto una nuova legge per l’immigrazione

| venerdì 22 Febbraio 2013 - 09:24

immigrazione

PALERMO, 22 FEBBRAIO 2013 – Una legge regionale sull’immigrazione per superare l’emergenza e guardare il fenomeno come una potenziale risorsa. È questo l’obiettivo dell’Assemblea regionale siciliana che presenterà al più presto sul tema un disegno di legge, come ha precisato il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone.

Sono 7.598 i rifugiati e i richiedenti asilo accolti nei progetti territoriali del sistema di protezione in Italia, il 10,8 per cento in più rispetto al 2010, a fronte di 3.979 di posti finanziati. “Ho una forte sollecitazione dei sindaci – ha detto Ardizzone, partecipando alla presentazione del Rapporto annuale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) – a proporre una legge sull’immigrazione. Le leggi vanno scritte con chi vive questi problemi, perchè i parlamentari non sono tuttologi. Abbiamo le risorse umane per farlo. Bisogna tradurre l’accoglienza in atti legislativi, non è nemmeno un problema di fondi”.

La proposta di un ddl sull’immigrazione è condivisa dall’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, presente all’iniziativa in rappresentanza del governo regionale.

Nel corso della presentazione del rapporto annuale si è dato poi il via al Coordinamento regionale dei progetti SPRAR attivi in Sicilia, al momento presieduto dal sindaco del Comune di Vizzini. “Dobbiamo difendere – ha detto Marco Aurelio Sinatra, sindaco di Vizzini, uno dei comuni che aderisce al sistema di protezione – la cultura dell’accoglienza, abbiamo svariati progetti con la Regione, che ha dimostrato grande attenzione. Siamo la prima regione per i minori accolti e la terza in Italia per accoglienza dei profughi”.

A snocciolare i dati del rapporto annuale è Daniela Di Capua, direttrice del Servizio centrale della SPRAR. “La Sicilia – ha spiegato la Di Capua – è per la maggior parte dei richiedenti asilo il primo luogo di arrivo in Italia. Il dato significativo è che il 20 per cento di questi viene accolta e rimane sul territorio, a maggio ragione quindi diventa strategica una strutturazione interistituzionale e le associazioni del terzo settore ai fini della valorizzazione delle risorse, delle professionalità e delle esperienze”.

“Ogni progetto SPRAR – ha detto Paolo Ragusa, presidente del consorzio Sol. Calatino – può essere il punto di partenza di un nuovo modello di sviluppo locale capace di fare dei richiedenti asilo una risorsa per il territorio. Oggi il coordinamento regionale dello SPRAR Sicilia mette a sistema questi progetti e li candida a diventare una importante risorsa di un futuro sistema dell’accoglienza e dell’integrazione della regione siciliana”.

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