PALERMO, 20 FEBBRAIO 2013 – Emergenza abusivismo nell’isola. Il 10% di tutti i casi di abusivismo edilizio a livello nazionale si registrano in Sicilia. A Palermo, le particelle catastali in cui si riscontrano abusi sono oltre 51.000.
Sono questi alcuni dei dati allarmanti riportati nelle motivazioni della delibera con cui la Giunta Comunale ha deciso di sottoscrivere il protocollo d’intesa “Sos Abusivismo” con l’associazione “Liberi Professionisti” composta da tecnici del settore edilizio che, a titolo gratuito hanno dato la loro disponibilità per fare da “filtro” fra le denunce effettuate dai cittadini, anche in forma anonima più volte sollecitate dal sindaco dopo la tragedia di via Bagolino, e l’Amministrazione, gestendo in modo più snello la raccolta delle segnalazioni e i relativi controlli.
“Questa iniziativa – afferma il Sindaco Leoluca Orlando – serve a raggiungere un doppio obiettivo: contrastare il fenomeno dell’abusivismo in termini di repressione, e anche, direi soprattutto, far crescere la consapevolezza civile sui rischi legati a questo fenomeno criminale, stimolando la partecipazione attiva dei cittadini al controllo del territorio.”
Per l’Assessore Agata Bazzi “è sempre più evidente che l’abusivismo ha un legame diretto con l’economia nera e sommersa, che, anche quando non direttamente legata al crimine organizzato, ne è comunque una fonte di alimentazione sociale ed economica.”
A seguito della sottoscrizione materiale dell’accordo che avverrà nei prossimi giorni, l’associazione “Liberi Professionisti” attiverà quindi uno sportello presso cui si potranno inoltrare le segnalazioni.
Parallelamente continua il lavoro di messa in sicurezza degli edifici del centro storico di Palermo. Sono attualmente 240 (erano 480 nel 2009) gli edifici per i quali il Comune ha emesso una ordinanza con la quale ha intimato ai proprietari di procedere alla messa in sicurezza. Di questi solo una minima parte risultano ufficialmente abitati, mentre la grande maggioranza è in stato di abbandono.
“Ogni volta che viene emessa una ordinanza con cui si obbligano i proprietari ad intervenire – spiega l’Assessore Agata Bazzi – viene effettuato dalla Polizia Municipale il controllo sull’effettivo intervento. Quando viene riscontrata la negligenza dei proprietari il Comune interviene direttamente per porre fine alle situazioni di maggior pericolo (e sono stati 40 gli interventi effettuati nel 2013) chiedendo poi il pagamento delle somme ai proprietari.”
È in questi casi che subentra la Magistratura, con propri provvedimenti sollecitati dal Comune, a carico dei proprietari. Da agosto del 2012 sono stati in tutto 13 questi provvedimenti, di cui 8 riferiti a immobili disabitati, per i quali la Magistratura ha disposto l’apposizione dei sigilli, e 9 riferiti a immobili occupati da proprietari e/o inquilini, per i quali, in assenza di ulteriore adempimento da parte degli interessati, si dovrà procedere allo sgombero coatto.
“In alcuni casi – sottolinea l’Assessore Bazzi – non abbiamo altra scelta se non quella di un intervento di sgombero, perché è indispensabile tutelare la sicurezza dei cittadini, sia di chi vive in questi immobili fatiscenti, sia di chi vive in prossimità. Così come deciso dalla Giunta, saranno i proprietari e gli autori degli abusi o della mancata manutenzione ad essere finanziariamente responsabili dell’accoglienza delle famiglie che dovessero essere sgomberate.”