CATANIA, 20 FEBBRAIO 2013 – La Direzione investigativa antimafia di Catania ha posto sotto sequestro beni per un valore di 7 milioni di euro appartenenti a un Giuseppe Faro, 56 anni, imprenditore ritenuto affiliato al clan La Rocca, organizzazione criminale legata alla famiglia Santapaola.
All’uomo sono state confiscate quote societarie, fabbricati, terreni, aziende, autoveicoli e disponibilità bancarie e postali.
Faro è conosciuto nel settore dell’edilizia e del movimento terra ed è proprietario di due cave a Palagonia e Licodia Eubea.
L’imprenditore è stato condannato in primo grado a sei anni e sei mesi di reclusione perché accusato di avere commesso una serie di rapine ai danni di autotrasportatori. Ha anche una condanna, con rito abbreviato, a 3 anni per estorsione, aggravata dal metodo mafioso, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Calatino”.
La Dia di Catania, nel corso di indagini, avrebbe riscontrato la vicinanza di Faro al clan mafioso diretto da Francesco La Rocca, affiliato ai Santapaola di Catania. Il nome dell’imprenditore compare nell’operazione “Iblis”. Su Giuseppe Faro, secondo quanto emergerebbe da alcune intercettazioni ambientali, avrebbe potuto contare il boss Vincenzo Aiello per l’aggiudicazione di alcune gare d’appalto.