PALERMO,19 FEBBRAIO 2013 – Antica massima del giornalismo, citata persino da Paperone, direttore del quotidiano “Papersera”, per spingere i cronisti Paperino e Paperoga a trovare notizie: “un cane che morde un uomo non è notizia, un uomo che morde un cane sì”.
A Villa Trabia un grosso micio arancione, tipica razza mediterranea, è diventato il terrore dei cani a passeggio nella villa. Sembra si tratti di un vero “teppista” pronto ad aggredire il malcapitato cane senza che quest’ultimo riesca a difendersi. Un gatto che terrorizza i cani invece di fuggire su un albero miagolando disperatamente. Il “serial-gatto” è tanto pericoloso da essere ufficialmente ricercato dal Corpo della Polizia Municipale.
Ma è davvero tanto pericoloso questo gattone arancione dall’accento palermitano che rischia persino di finire rinchiuso in un … canile? Secondo testimoni che lo hanno visto in azione, il micio sta placido e tranquillo nella sua zona preferita. Non si cura di umani maturi o in tenera età, forse lascia in pace persino i piccioni. Diventa “isterico” solo nel momento in cui un altro individuo a quattro zampe invade il suo territorio.
Proprio come se qualcuno entrasse in casa nostra senza bussare, proprio come tante nostre reazioni quotidiane scatenate dalla eccessiva promiscuità di strade, bus, condomini, uffici “open space”, sportelli pubblici. Siamo proprio sicuri che quel micione arancio fuoco sia da cacciare o in ognuno di noi alberga un gatto che vorrebbe difendere dagli intrusi il suo territorio?