Palermo, la carica dei 101: sfratto per cani e gatti al rifugio dell’Uditore

di Redazione

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Palermo, la carica dei 101: sfratto per cani e gatti al rifugio dell’Uditore

| martedì 19 Febbraio 2013 - 15:03

Cani rifugio Uditore1

PALERMO, 19 FEBBRAIO 2013 – Rispettare la legge, sempre e comunque, è regola basilare per il vivere in una società. Vero è anche che a volte, chi la legge deve far rispettare, dovrebbe usare sempre elasticità nel considerare le circostanze.

 

È il caso del rifugio “SOS Primo soccorso cani e gatti Onlus”, di via Bonafede, ex via U.R. 10. Il Comune, attraverso un’ordinanza, obbliga lo sfratto per cani e gatti in eccesso rispetto all’ordinanza sindacale. Ad un controllo del gennaio 2010 i cani randagi ospitati dal rifugio erano 101, numero che il comando per la tutela e la salute dei Nas ha stabilito come tetto massimo da non superare. In più, sempre nel 2010, il rifugio ospitava anche una ventina di gatti. All’ultimo controllo, appena un mese fa, la “carica dei 101” è, invece cresciuta. Ora sono 105, “ben” 4 cani in più.

 

Ed ecco quindi scattare l’ordinanza comunale, che intima a Francesca Cognato, che gestisce il rifugio, l’immediato allontanamento dei cani e dei gatti, che nel frattempo sono scesi solo a 6, dalla struttura. Ma dove andranno questi animali?. “Il canile municipale non li vuole – ci spiega Francesca Cognato – perché anche lì sono al limite della capienza. Noi diamo i cani in adozione, ma c’è bisogno di tempo perché si riesca a trovare una famiglia per i randagi. E, intanto, ogni giorno ci segnalano nuovi casi di cani abbandonati e maltrattati”.

 

L’associazione ha chiesto da tempo un nuovo spazio al Comune. “Tante promesse – continua – in questi anni da parte delle istituzioni, ma mai nulla di concreto. Abbiamo fatto 4 richieste in questi anni, l’unica volta che ci avevano assegnato un nuovo spazio, nei pressi della rotonda di via Oreto, ce l’hanno subito tolto perché serviva per il passaggio del tram”.

L’ordinanza del Comune parla anche di alcuni cani non sterilizzati e senza microchip. “È vero – conferma Francesca Cognato – che alcuni cani non sono stati sterilizzati e non hanno il microchip. Ne posso portare dal veterinario solo alcuni al mese e, per questo motivo, non ho avuto modo di provvedere per tutti. Ma a breve tutti saranno in regola”.

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