AGRIGENTO, 18 FEBBRAIO 2013 – Maxi operazione della squadra mobile di Agrigento che, dall’alba di questa mattina, sta eseguendo sedici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di quattordici extracomunitari (provenienti da Tunisia e Marocco), un albanese e un agrigentino, che avrebbero gestito in città il mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Dieci sono già stati rintracciati, altri sei sono attualmente ancora ricercati.

I provvedimenti dell’operazione denominata ”Bazar” sono stati firmati dal gip Luisa Turco del tribunale di Agrigento su richiesta del sostituto procuratore Andrea Bianchi.

In manette sono finiti i tunisini Haitham Aidi, Faouzi Toumi, Zied Ferchichi; il favarese, Giuseppe Bellavia, e l’albanese, Emilian Borici. Abdelkrim Touile, marocchino, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. 

Il Gip ha disposto inoltre l’obbligo di dimora per Soufiane Kajja (Marocco), Nizar Harabi (Tunisia), Amine Talibouridah (Marocco), Walid Amemi (Tunisia).

Le indagini, coordinate dal vice questore aggiunto Corrado Empoli, sono state avviate dalla Squadra mobile di Agrigento nel 2010, periodo in cui alcuni degli indagati avevano avviato una fiorente attività di spaccio nei punti nevralgici di Agrigento, Licata e Favara. Un vero e proprio “bazar” della droga, da cui il nome dell’operazione. Nel capoluogo, in particolare, la vendita illegale di stupefacenti era concentrata in piazzetta San Francesco e piazza Marconi, nei pressi della stazione centrale, mentre nel periodo estivo preferivano spostarsi all’interno della Villa Pertini di San Leone.