CALTANISSETTA, 16 FEBBRAIO 2013 – Dieci persone, tra boss e affiliati di Cosa nostra, sono state arrestate dalla Squadra mobile di Caltanissetta, dopo 22 anni di indagini, per l’omicidio di Roberto Bennici, esponente della Stidda nissena.
Le misure cautelari in carcere, emesse dal Gip di Catania, Alessandro Ricciardolo, su richiesta della Dda etnea, sono state eseguite nei confronti del boss Giancarlo Giugno, 53 anni, e Rosario La Rocca, 56 anni, noto come “Saro Pacola”, entrambi pregiudicati di Niscemi che erano liberi; e notificati in carcere agli altri otto indagati, che erano già detenuti per altri fatti: Salvatore Calcagno, 58 anni, di Niscemi; Giovanni Passaro, 56 anni; Giuseppe Tasca, 40 anni; Pasquale Trubia, 45 anni; Emanuele Cassarà, 42 anni, ed Emanuele Iozza, 51 anni, tutti di Gela; Angelo Tisa, 45 anni, e Salvatore Siciliano, 48 anni, di Mazzarino.
Secondo gli inquirenti, l’omicidio di Bennici, avvenuto il 23 ottobre del 1990 in un bar di Niscemi, maturò nell’ambito dello scontro tra mafia e stidda che in quegli anni ha insanguinato il territorio nisseno. L’ordine dei capi di Cosa nostra era di uccidere chiunque si fosse incontrato per strada e appartenesse al clan Russo di Niscemi, che per la sua vicinanza a Gela, dove nacque la Stidda, e per i suoi confini con Ragusa, era considerato un crocevia decisivo da controllare.