PALERMO, 16 FEBBRAIO 2013 – E Berlusconi fece visita a Gianfranco Miccichè. Il Cavaliere, dopo il bagno di folla al Teatro Politeama e il pranzo a Villa Bordonaro, si è recato a casa dell’ex ministro, colpito da un malore giorni fa e ancora in convalescenza.
Miccichè ha ricevuto Berlusconi insieme ai vertici di Grande Sud, fra cui Pippo Fallica e Giacomo Terranova. Berlusconi ha ribadito al leader del movimento arancione “la certezza di un successo elettorale della coalizione di centrodestra tanto alla Camera di deputati, quanto al Senato della Repubblica”.
L’ex ministro, praticamente guarito, torna in campo domani per una convention elettorale di Grande Sud, in programma al San Paolo Palace Hotel. “Domani – annuncia Miccichè – firmeremo il nostro ‘contratto’ con i cittadini del Meridione. Chiederemo loro il sostegno a Grande Sud perchè solo con una forte, agguerrita e coesa componente parlamentare meridionale che sappia indirizzare, anche attraverso la minaccia della sfiducia, le scelte dei governi, sarà possibile creare sviluppo e nuova occupazione al Sud. I punti programmatici che illustreremo saranno la nostra Bibbia, la loro attuazione la conditio sine qua non per la nostra permanenza al governo e nella maggioranza. L’unico voto utile al Sud – conclude il leader del movimento arancione – è per Grande Sud”.
E fra i punti programmatici che domani saranno illustrati ci sono snellimento del sistema amministrativo; creazione nel Meridione di distretti ‘tematici’ in cui le imprese possano operare attraverso regimi fiscali agevolati, favorendo la nuova occupazione; sostegno alle famiglie del Sud attraverso una congrua ‘No Tax Area’; incentivi per gli investimenti nel Meridione a forte contenuto di innovazione tecnologica e quelli relativi al settore delle energie alternative; mantenimento delle somme ricavate dalle accise nei territori dove si produce e raffina il petrolio; incentivo alle nuova creazione di banche di credito cooperativo e casse rurali, unici istituti di credito in grado di mantenere un legame stretto
con i territori; piano per la costruzione di nuove infrastrutture e ammodernamento di quelle esistenti al Sud.
