MASCALUCIA (CT), 16 FEBBRAIO 2013 – Una “casa chiusa” travestita da club privè. I Carabinieri hanno arrestato 9 persone ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione.
I militari hanno proceduto, la sera di San Valentino, ad una irruzione nel locale “Il Divina” a Mascalucia, in provincia di Catania, dopo un’indagine avviata nella scorsa primavera per accertare le attività che si svolgevano nel club privato.
Lo statuto de “Il Divina”, che nasce come associazione culturale con l’obiettivo di “favorire l’incontro e lo scambio tra le coppie sul problema della sessualità, ma anche per incentivare la concretizzazione di sentimenti trasgressivi e licenziosi”, prevedeva l’iscrizione dei clienti attraverso il pagamento di una quota di 30 euro che dava diritto al rilascio di una tessera nominativa e al libero accesso al circolo.
I servizi di osservazione e di pedinamento svolti dai Carabinieri hanno consentito di capire le reali finalità del club ed i ruoli ricoperti dai soggetti coinvolti. Il Club, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era di fatto una casa d’appuntamenti. Le coppie frequentatrici del club, secondo quanto appurato dai militari, erano sempre le stesse e le donne venivano accompagnate dai loro compagni/mariti e offrivano prestazioni sessuali a pagamento in favore dei clienti single, che pagavano 130 euro ad ingresso anche se soci. Il club funzionava invece come da statuto nei casi in cui arrivavano coppie realmente interessate al classico scambio. In questo caso era sufficiente pagare la quota associativa la prima volta.
L. F., 35 anni di Catania, responsabile dell’intera organizzazione, è stato costretto agli arresti domiciliari, mentre per gli altri 8 indagati, tutti con ruoli di secondo livello, è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.