Morte in culla, un killer silenzioso che si può sconfiggere con semplici regole

di Redazione

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Morte in culla, un killer silenzioso che si può sconfiggere con semplici regole

| venerdì 15 Febbraio 2013 - 12:37

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PALERMO, 15 FEBBRAIO 2013 – Si chiama Sids (Sudden Infant Death Syndrom, sindrome da morte improvvisa dell’infante) e in Italia registra circa 300 casi ogni anno.

I medici che lo studiano da decenni lo considerano un killer silenzioso che colpisce i piccoli mentre dormono. L’età a rischio è quella della primissima infanzia, entro il primo anno di vita con il picco massimo tra il secondo e il quarto mese. Le cause sono ancora sconosciute anche se i ricercatori studiano diverse ipotesi, nessuna delle quali è stata dimostrata scientificamente. Quello che invece la scienza ha confermato è che seguire alcune piccole regole può ridurre di più della metà i casi di morte. Lo insegnano gli Stati Uniti dove l’applicazione su larga scala del decalogo anti-Sids ha permesso di passare dall’1,5 casi per mille nati viti allo 0,5 per mille.

Ecco il decalogo:

1) Quando possibile allattare al seno
2) Coricare il bimbo sulla schiena, su un materasso rigido e senza cuscino tradizionale, evitando lenzuola gommose o plastificate.
3) Tenere fresco il bebè (la temperatura ideale è 18-20 gradi centigradi).
4) Astenersi dal fumo in gravidanza e in presenza del bimbo.
5) Non far dormire il neonato nel lettone, dove il rischio di surriscaldamento è maggiore e dove il bebè corre più pericoli se i genitori hanno aspirato nicotina o bevuto alcolici.
6) Nel primo anno di vita offrire sempre il ciuccio al bimbo che viene messo a nanna, nel caso in cui non viene allattato al seno

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