PALERMO, 14 FEBBRAIO 2013 – “Farò un partito più forte della Dc”, ha detto Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana e leader del movimento “Il Megafono”. Ma Corradino Mineo, capolista al Senato del Pd in Sicilia frena: “Non corriamo troppo”.
L’ex direttore di Rainews24, lette le dichiarazioni del governatore siciliano, ha scelto di intervenire per ridimensionare le aspettative del suo alleato: “Apprezzo molto il lavoro che Crocetta sta facendo sia in Sicilia sia nella campagna elettorale per le prossime elezioni nazionali, ma – dice Mineo – non vorrei che stesse correndo troppo. Dobbiamo restare con i piedi per terra e concentrarci sul lavoro che dovremo fare dopo le elezioni per costruire insieme un partito che sia moderno, con un rapporto nuovo con i cittadini. Dobbiamo stare attenti a non diventare un partito “pigliatutto”, che in genere promettono più di quanto mantengano poi effettivamente”.
Insomma, il paragone con la Democrazia cristiana non è proprio piaciuto a Corradino Mineo. “Sono sempre stato un oppositore della Democrazia cristiana, sebbene – dice – ne riconosca l’importanza storica e il radicamento popolare”.
E il giornalista candidato conclude con una mano tesa al governatore Crocetta: “Insieme a Crocetta sarà necessario immaginare una Sicilia libera dalla mafia, dal parassitismo e dalla politica come intermediazione. Il resto – conclude – lo faranno l’affetto e la partecipazione attiva dei siciliani”.
