PALERMO, 14 FEBBRAIO 2013 – Ogni mese l’Assemblea regionale siciliana paga loro stipendi pari a quelli dei senatori, ma i parlamentari regionali a 5 Stelle mettono in tasca 2500 euro (più eventuali rimborsi spese documentati) e restituiscono tutto il resto.
Anche a febbraio i deputati del Movimento 5 Stelle hanno restituito all’Ars quasi 77 mila euro. A questa somma vanno aggiunti circa 62 mila euro ai quali i quindici deputati hanno rinunciato a monte, relativi a varie indennità di carica, rimborso per il trasporto su gomma e per l’esercizio dell’attività parlamentare.
I quasi 77 mila euro restituiti in questi giorni dai deputati, come i 123 mila versati a gennaio, sono attualmente “parcheggiati” nel conto corrente generale dell’Ars e confluiranno successivamente alla Regione, quando sarà approvata la legge di stabilità, per finanziare un progetto di microcredito destinato alle piccole imprese.
Il Movimento 5 Stelle va comunque oltre la semplice restituzione di parte dello stipendio e si muove per mettere un tetto agli emolumenti di tutti i deputati. È stato infatti presentato all’Ars, nella data simbolica dello scorso 31 dicembre, un disegno di legge per la riduzione dei costi della politica che mira a sganciare l’equiparazione degli stipendi dei deputati dell’Asemblea regionale siciliana da quelli del Senato. “Presseremo – dice il capogruppo Giancarlo Cancelleri – perché il disegno di legge arrivi al più presto in Aula. E se dovesse essere approvato presenteremo al Consiglio di presidenza la nostra proposta che prevede retribuzioni di 5000 euro lorde a deputato, più un budget per le spese da rendicontare”.