PALERMO, 13 FEBBRAIO 2013 – La Regione bussa alla porta degli Stati Uniti per consegnare la lettera con cui si revocano le autorizzazioni per il Muos, ma rimane fuori dalla porta. E smentendo il detto popolare per cui “ambasciator non porta pena”, il funzionario dell’assessorato Territorio e Ambiente inviato a Sigonella è ancora bloccato lì.
“È una vicenda che ha dell’incredibile – spiega l’assessore Mariella Lo Bello – e noi abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare. Il nostro collaboratore è ancora a Sigonella che cerca di contattare l’ambasciata americana”. Al momento, “i lavori sono sospesi, ma – continua Lo Bello – vorremmo fare arrivare la lettera di revoca delle autorizzazioni direttamente a Sigonella”.
Già nei giorni scorsi, la base Usa aveva mandato indietro la prima raccomandata della Regione siciliana, datata 11 gennaio 2013, con cui si annunciava “l’avvio di procedura di sospensione dei lavori”. In altre parole, la base americana fino a oggi non ha mai ricevuto una notifica o una comunicazione ufficiale delle decisioni della Regione siciliana che, dopo le pressioni esercitate dal Movimento 5 Stelle sul Dpef in Aula all’Ars, aveva deciso di revocare le autorizzazioni per la costruzione del sistema satellitare della Marina Militare a Niscemi.