PALERMO, 12 FEBBRAIO 2012 – Francesco Cascio, presidente della Commissione Ue dell’Ars, richiama l’assessore regionale alla Pesca, Dario Cartabellotta: “Ritiri immediatamente il decreto sulla pesca del novellame”. La polemica nasce in seguito alla decisione di permettere ai pescatori siciliani, nel mar Ionio e nel mar Tirreno, di pescare e vendere la “neonata” per un periodo di 40 giorni.
“Il provvedimento – ha speigato l’assessore Cartabellotta – è legato al grave stato di crisi della pesca in Sicilia e della drammatica perdita di occupazione e di reddito avvenuta nel 2012”.
Ma Cascio invita “l’assessore a ritrovare tempestivamente il buon senso e la saggezza, ritirando in autotutela, il decreto relativo alla pesca del novellame, emesso tra l’altro con il parere contrario dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, del Centro nazionale della ricerca e della stessa Unione europea, integrando, pertanto, una grave infrazione, che si sostanzierebbe per noi in una sanzione certa, che ci costerebbe cara”.
“Questo decreto – conclude Cascio – rappresenta un reiterato esempio di cattiva amministrazione del Governo Crocetta e compromette tragicamente lo stato dei rapporti con l’Unione Europea, in barba ad ogni corretta gestione della cosa pubblica e dei rapporti tra istituzioni”.