PALERMO, 12 FEBBRAIO 2013 – “Il Muos l’abbiamo bloccato noi. E adesso faremo lo stesso con le trivellazioni nel canale di Sicilia”. Giampiero Trizzino, presidente della Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea regionale siciliana, lancia una nuova sfida.
Dopo aver messo il Governo Crocetta con le spalle al muro sulla costruzione del sistema satellitare della marina americana a Niscemi, ora sta combattendo con gli ambientalisti la battaglia contro le trivellazioni al largo della Sicilia. E l’interlocutore, la Regione, è risultato ancora una volta assente.
Oggi, in IV Commissione dell’Ars, nessun esponente del Governo era presente. “Abbiamo invitato – racconta Trizzino – il governatore Crocetta e gli assessori Mariella Lo Bello e Nicolò Marino. Nessuno di loro ha partecipato ai lavori. E soltanto l’assessore Lo Bello ha mandato una nota per giustificare la sua assenza. Crocetta forse è troppo impegnato con la campagna elettorale”.
Del Governo erano presenti soltanto Vincenzo Sansone, dirigente del dipartimento regionale Territorio e Ambiente, e Maurizio Pirillo, capo di gabinetto all’Energia. “La loro partecipazione è stata molto apprezzata – ha detto il presidente della IV Commissione dell’Ars – ma il loro ruolo è tecnico. Noi qui parliamo di scelte politiche, di opportunità e progettualità di governo”.
In una nota, l’assessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello ha ammesso che “è possibile che dietro le trivellazioni ci siano interessi che si muovano per saccheggiare il territorio. Per questa ragione è necessario intervenire in maniera chiara, stabilendo principi e nuove normative: non consentiremo che il nostro mare, la nostra economia e il nostro turismo vengano depredati”.
Impegno registrato dal presidente Trizzino, che promette: “Sul tema delle trivellazioni ci muoveremo esattamente come abbiamo fatto con il Muos. Devono darci retta. Intanto, la prossima seduta è stata convocata dopo le elezioni, così forse Crocetta, finita la campagna elettorale, troverà il tempo di venire in Commissione”.
Adesso c’è da capire quale altro disegno di legge o provvedimento resterà “ostaggio” dei deputati regionali a 5 Stelle per vincere la battaglia contro le trivellazione nel Canale di Sicilia. Per imporre l’attenzione sul Muos fu bloccato il Dpef 2013 -2017 e soltanto alla quarta votazione – dopo gli impegni concreti a bloccare le autorizzazioni -è stato votato il documento finanziario.