PALERMO, 12 FEBBRAIO 2013 – Gli arabi comprano il Palermo? Quella che un anno fa era subito apparsa come una storia senza né capo né coda (come in effetti è stato) adesso sembra una pista più credibile, anche perché tenuta sotto traccia, per quanto possibile.
Ne ha parlato talvolta Zamparini, ieri un criptico comunicato stampa del sindaco di Palermo fa capire che c’è qualcosa di più concreto. “Superata l’attuale fase di crisi, la squadra di calcio di Palermo potrà e dovrà divenire un biglietto da visita della città in Italia e nel mondo, anche in quello arabo”.
Sembra il primo passo concreto: Palermo e il Palermo, insieme. Le indiscrezioni su possibili assetti societari (Zamparini resterebbe ma l’affare si chiuderebbe solo in caso di salvezza) non trovano conferme ma si va avanti su questa strada.
I tifosi, scottati dall’esperienza dell’anno passato ma soprattutto arrabbiati per una stagione fallimentare, non sembrano particolarmente interessati all’argomento ma le notizie sul futuro societario terranno banco sempre più di frequente.
Intanto oggi il centrocampista Arevalo Rios ha lanciato alcune bordate. “L’arrivo di Lo Monaco – ha detto – aveva spaccato lo spogliatoio. I primi mesi con Perinetti invece erano stati tranquilli. Ora, dopo la nuova rivoluzione, tutto è tornato tranquillo come prima”.
Sul suo possibile addio nel mercato di gennaio il giocatore ha aggiunto: “Né io né il mio procuratore abbiamo mai pensato di lasciare Palermo. L’unico che voleva che io andassi via era Lo Monaco, che mi ha anche impedito di rilasciare interviste e mi ha fatto mettere in uno spogliatoio a parte al mio ritorno dalle vacanze natalizie. Avevo anche avvertito allenatore e presidente del mio ritardo al ritorno dal Messico”.
E sulla volata salvezza che vede il Palermo in fondo alla classifica, Rios ha detto: “La squadra vuole ritrovare più serenità. Forse è subentrata un po’ di paura di non farcela, soprattutto nei giocatori più giovani. Per questo è importante l’apporto dei giocatori con più esperienza”.
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