PALERMO, 11 FEBBRAIO 2013 – Non è la prima volta che un Papa si dimette. Più raro di una morte di Papa, le dimissioni del capo della Chiesa cattolica e vescovo di Roma si sono però verificate molte volte nel corso di due millenni. Purtroppo dalle cronache storiche ne conosciamo solo alcune.
L’ultima volta fu esattamente 598 anni fa, nel pieno dello “scisma d’occidente”, un periodo turbolento per il cattolicesimo e la comunità cristiana. All’abdicazione, questo il termine corretto, di Papa Gregorio XII, nel 1415, seguì infatti un periodo con la coesistenza di ben tre papi: Gregorio XII ( Papa di Roma), Benedetto XIII (Papa di Avignone) e l’antipapa Giovanni XXIII (nome che poi fu ripreso da Papa Roncalli nel XX secolo, il Papa molto amato dagli italiani). Di questi tre nessuno è riconosciuto nella storia ufficiale della Chiesa. Seguì Martino V (nel 1417) che chiuse lo scisma che imperversava fin dal 1378 e cioè quando morì Papa Gregorio XI il quale aveva trasferito il papato ad Avignone. Se non si considera Gregorio XII come Papa, allora l’ultima volta che un Papa si è dimesso fu Celestino V più di 700 anni fa (nel 1294), al quale seguì Bonifacio VII.
Tra le dimissioni conosciute e più famose, si ricordano quelle di papi che lo fecero per motivi legati alle persecuzioni, salvando così la possibilità di una guida.
Innanzitutto va ricordato il primo Papa che si dimise, e cioè Papa Clemente I (San Clemente, Papa dal 88 al 97 d.C.), che rinunciò alla carica a favore di Evaristo, poiché arrestato durante le persecuzioni dell’imperatore Domiziano. Esiliato accettò la sostituzione con Papa Evaristo (San Evaristo) per evitare che la comunità cristiana rimanesse senza una guida spirituale.
Il secondo è Papa Ponziano (dal 230 al 235 d.C.), che come Papa Clemente I fu mandato in esilio a causa delle persecuzioni dell’imperatore Massimino Trace dirette contro i capi della Chiesa. A Papa Ponziano successe Papa Antero.
Papa Silverio (San Silverio, Papa dal 536 al 537 d.C.) fu praticamente deposto dall’impero bizantino, nel buio periodo delle guerre gotiche in favore di Papa Virgilio.
Anche Papa Silverio fu essenzialmente una vittima dei potenti, almeno per la storia come la si conosce oggi.
Quella di Papa Benedetto IX (nella foto) invece è forse la più conosciuta, controversa e meno nobile nella storia della Chiesa, perché vendette la sua carica. Tra l’altro, Benedetto IX fu probabilmente il Papa più giovane della storia. Pare fosse stato eletto a soli undici o dodici anni nel 1033. L'”acquirente” della carica, venduta veramente a “peso d’oro” (circa 600-700 kg d’oro), fu Papa Gregorio VI. Benedetto IX riprese la carica successivamente ma poi fu scacciato (e forse c’era più d’un motivo per farlo!) e fu proclamato Papa Silvestro III.
Un altro Papa che probabilmente fu deposto fu il primo Papa siciliano della storia, precisamente palermitano, e cioè Papa Agatone ( 678-681 d.C.) che è famoso tra gli storici della Chiesa. Non solo è probabilmente il Papa più anziano della storia (pare fosse stato eletto alla veneranda età di 103 anni) ma è ancora oggi stimato dalla Chiesa perché si oppose all’impero bizantino e al monotelismo, e instaurò l’immagine del crocifisso per rappresentare Gesù, al posto dell’agnello.
Ci furono altri tre papi siciliani nella storia, tutti in un periodo breve sempre verso la fine del secolo VII d.C., un periodo anch’esso turbolento per la Chiesa in lotta contro le ingerenze bizantine.
Se si deve giudicare in base alla storia, le dimissioni di un Papa sono sicuramente avvenimenti che palesano una difficoltà nel mondo della Chiesa, sia essa in “buona fede”, è il caso di dirlo, come nei primi casi di dimissioni da parte di uomini oggi venerati come Santi, sia essa il risultato di lotte intestine spesso intrise di motivazioni politiche e belliche, a volte anche esclusivamente locali. La posizione ufficiale delle dimissioni di Papa Benedetto XVI è quella del motivo di salute. Ma è certo che susciterà polemiche e commenti su vasta scala. Anzi, su scala mondiale.