TERMINI IMERESE (PA), 11 FEBBRAIO 2013 – Non si ferma la protesta degli ex operai dell’indotto Fiat: dopo il blocco della sfilata dei carri allegorici, ai quali ieri i lavoratori hanno impedito l’uscita, si annunciano nuove manifestazioni.
Per domani, in occasione degli ultimi festeggiamenti del Carnevale, gli operai hanno trovato un compromesso con le maestranze che da mesi lavorano all’allestimento dei carri: i carri sfileranno ma la vertenza ne diventerà protagonista, grazie ad una rappresentanza dei lavoratori che sarà sui carri.
Mercoledì invece la protesta si sposterà a Palermo in contemporanea con l’incontro fissato alle 10.30 alla Presidenza della Regione. Durante il vertice dovrebbe essere definito l’accordo quadro per la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori siciliani, compresi quelli dell’indotto. Gli operai si sono dati appuntamenti alle 8, a piazza Sant’Antonio da dove si muoveranno in pullman per andare a manifestare sotto Palazzo d’Orleans.
“Il nostro obiettivo – spiega Roberto Mastrosimone, segretario della Fiom-Cgil – è che si arrivi all’assegnazione delle stesse risorse dello scorso anno per assicurare la copertura di tutti i lavoratori. Il ritardo nella definizione dell’accordo quadro ci fa temere che possa esserci un problema legato ai fondi disponibili e quindi al numero di lavoratori che possa essere garantito. Ma a due settimane dalle elezioni nessuno lo ammette…”.
La cassa integrazione in deroga è sostenuta con fondi in parte statali, in parte regionali. È la Regione a sostenere la quota maggiore, il 60 per cento. Con l’allargamento dell’ammortizzatore sociale anche ai lavoratori della Gesip il rischio concreto è che oggi possa esserci un problema o nei tempi di copertura o nel numero dei lavoratori ammessi.