PALERMO, 10 FEBBRAIO 2013 – Il Partito socialista si stringe attorno a Pierluigi Bersani, sostenendo la sua candidatura a premier e fortifica un’alleanza – cementata da un patto di consultazione – con una manifestazione popolare voluta da Carlo Vizzini, senatore uscente e leader dei socialisti siciliani.
C’erano centinaia di persone, all’Hotel delle Palme, e tra loro alcuni candidati del Pd per Camera e Senato. Giocavano in casa, visto che il segretario del Pd Bersani ha inviato un messaggio di ringraziamento “per l’impegno civile e politico nel campo riformista in giorni così importanti per il futuro dell’Italia”, rilanciando il tema pressante del lavoro e regalando l’ennesima stoccata a Berlusconi. “E’ finito il tempo degli imbonitori”.
Carlo Vizzini ha sottolineato la serietà del progetto Bersani e si è soffermato sulle divisioni interne alla sinistra. “Un dato – ha detto – ancora più evidente a Palermo, dove il ballottaggio per l’elezione del sindaco ha provocato divisioni non più superate”.
Vizzini ha affrontato i temi dello sviluppo. “Lotta alla mafia, legalità ed etica sono presupposti di governabilità in una terra dove la Regione, direttamente o indirettamente, paga 160.000 stipendi, compresi i precari, ed una disoccupazione che tra il settembre 2011 e quello 2012 è salita del 29%, toccando quota 541.000. Su questo tema va aperto un tavolo nazionale di confronto con lo Stato per capire come si possa passare dalla fase dello stipendificio pubblico ad una fase che crei sviluppo ed occupazione”.
“I socialisti – ha aggiunto Vizzini – sono impegnati su questo come sulla laicità dello Stato, stanchi di vedere un Parlamento che si rifiuta di legiferare contro l’omofobia, il femminicidio, che non si apre alle vere parità tra generi, culture, religioni ed etnie e che non affronta il problema della vivibilità delle carceri”.