PALERMO, 9 FEBBRAIO 2013 – L’amore a 25 anni è una cosa meravigliosa. Anche se devi vivere tutta la tua passione su quel metro quadrato di marciapiedi che si trova davanti il portone di casa tua. Anche se, quando baci la tua ragazza, non puoi permetterti di chiudere gli occhi, perché devi controllare che non ti vedano. No, non i suoi genitori, bensì i carabinieri.

Se hai 25 anni non puoi resistere al richiamo dell’amore, che ti sussurra dal trillo del citofono, nemmeno se sei agli arresti domiciliari e sai che i carabinieri ti hanno già beccato più volte in violazione del divieto di lasciare casa tua. Ma Alessandro Polizzoto, palermitano, pregiudicato e agli arresti domiciliari per furto e droga, non ha saputo resistere al canto della sirena e si è fatto beccare di nuovo in flagrante dai carabinieri del nucleo radiomobile di Palermo mentre era con una ragazza in strada, davanti il portone di casa.
I carabinieri, che passavano di lì, non hanno avuto difficoltà a riconoscerlo, visto che era già accaduto altre volte di dover riaccompagnare il giovane a casa dopo un’evasione dai domiciliari. Polizzotto ci ha provato a scappare dentro il portone, entrare in casa e chiudersi la porta alle spalle; e poi, interrogato dai carabinieri, ha anche negato di conoscere la ragazza, affermando di essere uscito appunto per vedere chi fosse stato a citofonare.
I carabinieri, come genitori severi stanchi delle marachelle del figlio, hanno denunciato i fatti all’Autorità giudiziaria che, con rito direttissimo lo ha sottoposto alla misura cautelare al carcere dell’Ucciardone. Insomma, un castigo pesante: chiuso “in camera tua” e non vedi nessuno per un po’.