TRAPANI, 9 FEBBRAIO 2013 – Un operario edile, Giuseppe Burgarella, 61 anni, si è tolto la vita perché non riusciva più a sopportare un’esistenza vissuta senza quella dignità che solo il lavoro riesce a dare.
L’uomo si è impiccato dopo aver scritto un biglietto in cui elencava quanti, come lui, hanno deciso di compiere il più estremo dei gesti dettati dalla disperazione causata dalla crisi economica. Nel biglietto Burgarella ha anche ripreso il primo articolo della costituzione che recita “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
“Il gesto estremo di Giuseppe Burgarella addolora profondamente e fa riflettere ancora di più perché è l’ennesima vittima del dramma economico che sta vivendo il nostro paese”. Lo dichiara Antonino Cirivello, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani, commentando il suicidio del lavoratore edile di 61 anni, a Guarrato in provincia di Trapani. Per spezzare la solitudine
degli imprenditori e degli operai il segretario nazionale Salvatore Scelfo ha realizzato il numero verde 800507717, in collaborazione con Adiconsum, i familiari dei suicidi per la crisi e grazie alla collaborazione con l’istituto di Psicoterapia.
“È una delle azioni di sostegno – continua Cirivello – che abbiamo messo in atto per non fare sentire soli i tanti lavoratori che vivono una condizione di gravissimo disagio”. “E’ necessario – conclude Cirivello – che si metta davvero al centro dell’agenda politica e amministrativa, il rilancio della questione lavoro che ha assunto i contorni dell’emergenza soprattutto nel comparto edile, da sempre trainante nell’economia siciliana e nazionale”.
“Burgarella ha lasciato il suo messaggio disperato – ha commentato Antonio Ingroia in un post sul suo sito internet – fra le pagine di quella Costituzione tradita, offesa, umiliata e
vilipesa proprio come lui, un lavoratore onesto lasciato senza occupazione per anni, dimenticato, che si e’ sentito privato prima della vita, della quotidianita’, poi anche della dignita’. Il suo gesto racchiude il senso della tragedia contro cui noi lottiamo. Insieme ad un ultimo grido di ribellione, Burgarella ha lasciato la lista di tutti gli operai che sono morti in questi anni di disoccupazione. Non suicidi, ma vittime di omicidi di Stato travestiti. A questi si aggiungono i nomi dei piccoli imprenditori che hanno fatto la stessa tragica scelta. Non possiamo assistere inermi alla disperazione degli italiani, sempre piu’ numerosi, che pagano con la propria vita le drammatiche conseguenze della crisi e dei provvedimenti iniqui. In questa campagna elettorale si sente parlare di tutto, tranne che di loro. Sono stati cancellati da morti come lo erano da vivi. Invece solo di loro dovremmo parlare, perche’ questa e’ la realta’ fatta di carne e sangue e dolore e disperazione di questo Paese. A questa realta’ bisogna dare una risposta in modo che piu’ nessuno debba togliersi la vita per reclamare cio’ che gli spetta di diritto”.
“Esprimo le mie condoglianze al fratello ed ai familiari di Giuseppe Burgarella per il dramma che stanno vivendo”. Lo afferma Laura Boldrini, ex Portavoce dell’Agenzia Onu per i Rifugiati, oggi capolista alla Camera dei Deputati di Sinistra Ecologia Liberta’. “Una profonda disperazione – aggiunge – ha portato l’operaio disoccupato da lungo tempo a togliersi la vita dopo avere scritto che senza lavoro non c’e’ dignita’. Nella tragica lettera in cui ha elencato la lista dei morti per disoccupazione aggiungendo anche il proprio, l’ex sindacalista ha voluto lanciare un allarme per tutti coloro che in eta’ avanzata si ritrovano espulsi dal mondo del lavoro. Una categoria di persone di cui ci occupa troppo poco e alla quale il nuovo governo dovra’ dare risposte. La decisione di Burgarella di togliersi la vita, infatti, arriva dopo una lunga serie di appelli alle istituzioni rimasti inascoltati e che lo hanno lasciato in una condizione di solitudine e di isolamento. Una situazione che, oggi, purtroppo, riguarda migliaia di persone”.
“Esprimo il cordoglio dell’Ance Giovani Sicilia alla famiglia dell’operaio trapanese, che si e’ tolto la vita perche’ da troppi anni disoccupato. In un momento cosi’ drammatico per il settore delle costruzioni, auspichiamo che le istituzioni intensifichino il loro impegno per dare speranza a chi ha perso il lavoro e a chi si sente senza la prospettiva di trovarne uno. Bisogna evitare il ripetersi di gesti estremi. Alla famiglia di Giuseppe Burgarella le nostre sentite condoglianze”. Cosi’ Angelo Turco, presidente Ance Giovani Sicilia.